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Nell'angolo più
settentrionale dell'isola compresa fra il rio de le Verzene a nord, il rio de San
Daniél e
il rielo a est, il rio de
Sant'Ana
a sud e il rio de San Daniel a ovest, secondo la tradizione
venne fondata nell'820 una
chiesetta dedicata a San Daniél, anche se il primo
documento che ne cita l'esistenza risale al 1046. Nei primi anni del 1400 ai monaci cistercensi subentrarono le monache agostiniane, che ivi rimasero fino alla soppressione di chiesa e convento. Dal monastero la
Repubblica acquisterà in due tempi (nel 1305 e poi nel 1326) il grande lago de San Danièl, da cui ricaverà la grande
darsena dell’Arsenal novo. Caduta la
Repubblica nel 1797, nel corso della seconda occupazione francese (1806-1814),
la chiesa e il monastero di San Daniél vennero
soppressi con decreto napoleonico del 28 luglio del 1806. La chiesa venne spogliata di ogni arredo e ridotta
a magazzino, mentre il convento venne consegnato
alle truppe di Marina per essere trasformato in caserma. Durante la
seconda occupazione austriaca (1814-1848), la chiesa di San
Danièl
venne completamente demolita nel 1839, ed uguale destino venne
riservato al convento che fu anch’esso in gran parte distrutto e poi ricostruito
per divenire un collegio militare per poi ritornare infine caserma della
Marina Militare Italiana quale è oggi. Reso irriconoscibile dai profondi rimaneggiamenti, l'unico elemento che riconduce all'antica struttura è costituito dalla disposizione planimetrica degli edifici intorno agli spazi, che con la vera da pozzo posta al centro, suggeriscono quale fosse l'originaria disposizione dei chiostri. Dopo l'annessione del Veneto al Regno d'Italia nel 1866, in conseguenza del progetto di riordino ed ingrandimento dell'Arsenale che la Regia Marina predispose nel 1867, tutta l’isola di San Danièl fu organicamente annessa all'Arsenale, venendo in seguito collegata al complesso industriale per mezzo di una passerella che ancora oggi scavalca il sottostante rio de San Danièl. In ricordo dell'antico complesso religioso sono arrivati a noi solo dei frammenti: la bella epigrafe commemorativa della fondazione, scolpita su una lastra di marmo greco posta sopra una delle porte laterali (strappata dal muro e rotta in tre punti) fu donata nel 1824 al Seminario Patriarcale. Nel giardino del circolo Ufficiali della Marina Militare si trova invece la statua di San Daniele, qui trasportata dall’antico sito. |
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