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Oltrepassato l’atrio
della porta de tera, l’ingresso in
Arsenale avviene inevitabilmente attraverso il piazzal del porto, dal quale si abbraccia tutto il
complesso dell’arsenal vecio e si intravvede
parte dell’arsenal novo. Il piazzal del
porto č circondato per due lati dagli edifici che costituivano il cuore
amministrativo e direttivo dell’Arsenale: oltre l’atrio della porta de tera,
si scorge l’edificio che ospitava gli uffici dei Patroni e dei Provedadori a
l’Arsenal, quindi ad angolo le sale vecie de le armi, anticamente il deposito
delle armi portatili ed oggi biblioteca monumentale dell’Istituto Studi
Militari Marittimi della Marina Militare Italiana. Caduta la
Repubblica nel 1797, durante la seconda occupazione Austriaca (1814 - 1848) il
piazzal
del porto
divenne anche la corte d’onore per l’entrata al primo nucleo del futuro Museo
Storico Navale che nel 1825 venne allestito nelle sale vecie a le armi appunto destinate a questo scopo. In questa
occasione furono anche recuperati i cinque pilastri dell’antico corpo de guardia esterno (che era stato demolito con le caxe de San Marco agli inizi dell’Ottocento); due pilastri furono collocati
alla base della rampa del ponte interno, mentre gli altri tre pilastri vennero posti
sull'angolo a nord ovest del piazzal del
porto.
Riposizionati i cancelli, ebbero lo scopo di impedire l'accesso ai visitatori oltre il limite consentito per la visita. |
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