Le
origini del Consiglio.
Rimane
ancora oggi sconosciuta l’esatta data di istituzione di
questo importante Consejo, anche se le numerose
ricerche storiche compiute nel tempo hanno permesso di
restringere il periodo di tempo nel quale ciò si
presuppone sia avvenuto, ritenendo come altamente
probabile la data del 1179, anno in cui vennero
approvate anche importanti modifiche della struttura
costituzionale dello Stato.
In merito esistono comunque pareri discordanti, essendovi
chi propende perchè l'istituzione sia avvenuta poco prima
del 1202, portando a sostegno di questa tesi una
Parte approvata nel corso di quell’anno dal Mazor
Consejo, che fa esplicito accenno all'esistenza
di un Consejo mai prima nominato nei documenti
pubblici. La frase: illi qui sunt de quadraginta hoc
anno, unito al ritrovamento nel libro FRACTUS, al
foglio 31, della seguente dicitura: iudicio illorum qui
sunt de quadraginta hoc anno, non lascia infatti alcun
margine di dubbio che di un'assemblea di quaranta giudici
si parli.
Comunque sia, è perlomeno certo che nell'arco temporale
sopra indicato, il Mazor Consejo provvide
effettivamente alla nomina di quaranta preminenti
cittadini scelti ancora (siamo nel periodo antecedente
l'approvazione della legge detta della serrata del
Mazor Consejo del 1297), indifferentemente fra
cittadini nobili e non nobili, con durata d'incarico
annuale e assegnando alla nuova assemblea il titolo,
generico ma abbastanza tipico in quel momento storico, di
Quarantia.
Sin
dalla sua istituzione, a questo Consejo venne
delegata la delicata funzione di elaborare le proposte di
legge riguardanti alcune importanti categorie di affari
pubblici. Avendo poi dimostrato di assolvere a tale
compito con elevata competenza, esso venne rapidamente
elevato al rango di fidata e competente commissione alla
quale poter affidare la redazione tecnica delle Parti
che così, depurate da inutili divagazioni, potevano essere
sottoposte all’attenzione del Mazor Consejo per la
loro approvazione.
Alla Quarantia vennero quindi
assegnati compiti che la vedevano fortemente impegnata nel
sostenere l’azione del Governo, e proprio per questo
motivo essa venne destinata a sostenere, seppure per breve
lasso di tempo, il Minor Consejo.
La scelta politica di concentrare nelle mani di questo
ristretto Consejo, alcune fra le più importanti
deleghe di ordine tecnico, tanto disparate nella loro
casistica quanto indubbiamente fondamentali, incontrò
pienamente l'esigenza principale del patriziato veneziano
dell'epoca, cioè di correggere in questo modo due dei
difetti più gravi del Mazor Consejo divenuto
assemblea universale della nobiltà, deficienze che sarebbe
forse stato possibile attenuare solo ricorrendo ad
improbabili modifiche delle regole che ancora ne
determinavano la sua composizione. Da una parte vi era
infatti l'eccessivo numero dei suoi componenti, dall'altra
vi era l'innegabile incompetenza politica e più spesso
tecnica della stragrande maggioranza dei suoi membri,
chiamati a fare parte di quel consesso non per particolari
ragioni di capacità personali, ma semplicemente in forza
della loro appartenenza ad un preciso ceto sociale.
L'originaria
attività della Quarantia, in quanto organo tecnico di
supporto al Governo, va tenuta presente perché consente
di verificare l'infondatezza di uno dei tanti luoghi
comuni che aleggiano sulla costituzione veneziana. In
questo caso, l'assunto che (saltando a piè pari la
primigenia impostazione di carattere schiettamente
esecutivo), indica questo consesso fin dalla sua
fondazione quale suprema corte d'appello per i casi
criminali, trascurando negligentemente il fatto che esso
non venne affatto istituito con questo compito.
In funzione delle specifiche mansioni tecniche, la
Quarantia venne ad essere
composta da persone già sufficientemente esperte nel
maneggio dei pubblici affari, alti burocrati ai quali
assai volentieri il Mazor Consejo, fino
all'istituzione degli altri organi costituzionali, delegò
la trattazione di importanti affari di Stato, quali ad
esempio: la regolamentazione del sistema monetario, la
gestione della finanza pubblica ivi compresa la redazione
dei bilanci ufficiali dello Stato, la sorveglianza
sull’attività della Zecca ed anche, come era d’uso,
qualche non marginale competenza giudiziaria.
D'altra parte la certezza che il ruolo iniziale della
Quarantia sia stato
prevalentemente indirizzato verso quello tipico di un
organo di governo, è ulteriormente suffragata dal fatto
che nella Promissione al Maleficio, redatta sotto
il dogado di Orio Malipiero (1178 ‑ 1192) che raccoglie le
leggi a carattere civile e penale del giovane ducato, non
viene fatta nessuna menzione di questo Consejo
quale organo giudicante. Neppure è stato fino ad oggi
rinvenuta qualche traccia di testimonianza dell'attività
della Quarantia come vero e
proprio tribunale, se non dopo l’anno 1223.
Il grande prestigio del quale godeva la
Quarantia perdurò fino al
momento in cui il divario fra l'importanza delle deleghe
di governo ed il ristretto numero dei suoi componenti, si
accentuò così fortemente da spingere nuovamente il
Mazor Consejo verso l’istituzione di un altro
collegio. Sarà la volta del Senato, assai più ampio
nel numero dei componenti e che allargando a sua volta la
propria competenza ed il proprio prestigio, finirà con
l’espropriare la Quarantia
della quasi totalità delle sue funzioni tecniche,
lasciando intatte le sole mansioni giudiziarie le quali
finirono così per costituire il nocciolo della sua
attività.
Data
la delicatissima posizione che la
Quarantia si trovava a ricoprire all'interno della
struttura burocratica dello Stato, coloro che ne erano
chiamati a farne parte dovevano necessariamente possedere
una profonda competenza tecnica e fu molto probabilmente
questa la motivazione principale per la quale si tollerò a
lungo, esattamente fino alla promulgazione della Parte
detta della serrata, che fra i quaranta giudici
potessero essere eletti a volte anche eminenti personalità
scelte al di fuori dei membri stessi del Mazor Consejo.
In questo senso è stata interpretata la Parte
approvata nel 1230 dal Mazor Consejo, che accordava
il diritto ad un seggio nel suo seno a tutti i membri
della Quarantia una volta che
questi avessero esaurito il loro incarico. Tale
disposizione non sarebbe stata infatti necessaria se in
realtà quei quaranta giudici fossero stati scelti
esclusivamente tra le fila del consiglio sovrano.
Va inoltre notato che, anticipando la radicale rivoluzione
politica apportata più tardi al sistema con la Parte
detta della serrata, già dalla seconda metà del
secolo XIII, nessuno che già non sedesse di diritto in
Mazor Consejo, ed avesse colà già sostenuto importanti
cariche amministrative, poté più essere eletto alla
Quarantia.
Ufficialmente ciò avrebbe dovuto servire ad evitare che
l’operato dell’importante organo di governo potesse essere
inquinato dalla presenza di elementi incompetenti;
tuttavia, molto più realisticamente, stabilendo che ad
avere il diritto di entrarvi fossero solo gli alti
ufficiali dello Stato, (Consiglieri ducali,
Giudici del Proprio, Giudici de Petizion,
Avogadori de Comun), induce a sospettare che, data
l’indubbia qualità degli uomini chiamati a farne parte
(funzionari abituati ai lunghi dibattiti giuridici nei
tribunali dello Stato, quali i Giudici del Proprio e di
Petizion, ma anche uomini avvezzi a trovarsi al vertice
della pubblica amministrazione e a diretto contatto con
tutti i più delicati affari politici, come certamente lo
erano gli Avogadori de Comun e i Consiglieri
ducali), la norma voleva fare in modo che una volta
che essi avessero portato a compimento il loro incarico,
potessero rientrare od entrare di diritto in Mazor
Consejo, dove poi rimanevano.
Una
volta che fu definita questa impostazione, la struttura
della Quarantia non subirà
più alcuna modifica degna di qualche rilievo, e ciò fino
alla fine della Repubblica, nonostante l'enorme sviluppo
che, nei secoli seguenti, conoscerà l'apparato dello
Stato. Il fatto che il Mazor Consejo tendesse, in
questo primo periodo, ad accollarle sempre nuove mansioni,
era un atteggiamento che rispondeva alla certezza che in
ogni direttiva politica esiste sempre anche un lato
tecnico, per la gestione del quale sono sempre richieste
profonde competenze amministrative. La spinta alla nuova
trasformazione del sistema costituzionale non maturò però
sotto la pressione delle impellenti necessità
burocratiche, che pure in qualche altro modo sarebbero
state certamente risolte, ma altro ed assai più profondo
fu il motivo che sollecitò il Mazor Consejo verso
la soluzione di creare ex novo un nuovo e ancor più
prestigioso Consejo.
La scelta
ebbe radici di ordine politico, dovendosi
scegliere se dilatare ulteriormente il numero dei membri
della Quarantia, aumentandone il prestigio e di
conseguenza anche la preminenza sulle altre assemblee,
oppure volgersi alla ricerca di un nuovo organo, da porre
in antagonismo istituzionale col primo. Nel merito
l'assemblea sovrana intraprese senza sbandamenti la
seconda soluzione, così pragmaticamente veneziana, che
istituendo il Consejo de’ Pregadi (il quale più tardi
muterà il titolo in quello, più umanistico, di Senato)
disponeva la definitiva estromissione della
Quarantia da ogni diretta funzione di
governo.