la mariegola

schola de la Madona Assunta

dei centureri e fiuberi

SESTIER DE

 CANAREGIO

Il 20 aprile 1474 il Consiglio dei Dieci concede ai centureri di potersi staccare dall'Arte dei marzeri, costituendosi in schola autonoma, posta sotto la protezione della Vergine e la cui mariegola avrebbe dovuto essere in seguito esaminata, per l'approvazione, dai Provedadori de Comun, dai Consoli dei Mercanti e confermati poi dai Capi del Consiglio dei Dieci. Nell'agosto successivo però il Consiglio dei Dieci sospendendo momentaneamente la concessione per la schola dei centureri, accoglie il ricorso presentato dai marzeri, secondo cui la mariegola andava sottoposta al vaglio della Giustizia Vechia, dalla quale essi dipendevano.

Superato rapidamente l'intoppo, la schola nasce sotto la protezione dell'Assunta, in ricordo "della cintura" lasciata dalla Madonna a San Tommaso prima di essere portata dagli angeli in cielo. La mariegola riporta le consuete disposizioni relative al versamento della luminaria (contributo d'iscrizione annuale), le cariche direttive, le funzioni religiose in genere e gli obblighi verso i confratelli defunti. Nel maggio del 1474 i Provedadori de Comun approvano la mariegola dei "centureri de seda e arzento" e l'anno successivo i Capi del Consiglio dei Dieci la confermano anch'essi, salvo alcune correzioni.

Nel 1476 la schola, ospitata nella chiesa di San Felise, prende accordi con il parroco ed inizia la costruzione dell'edificio che ospiterà l'Arte. Su di un pilastro che guarda il rio de San Felise vi era incisa la data della costruzione: 16 novembre 1476; nel pilastro centrale dell'edificio una scritta diceva: SCOLA DEL MESTIER DA I CENT(urer)I; ed infine intagliate sui due pilastri laterali stavano "doi spolete" (due spolette) che costituivano le insegne dell'Arte. All'interno, il locale aveva il proprio altare abbellito da una pala raffigurante la Beata Vergine Maria dipinta da Giovanni Bellino.

Nel 1477 vengono stretti nuovi accordi fra la schola e il Capitolo della chiesa per la celebrazione di messe cantate nei giorni stabiliti, per i funerali dei confratelli e per quelli celebrati a favore dei confratelli poveri, per la copertura delle spese in occasione della festa di San Felice.

Nel 1544 la schola viene detta "dei centureri de seda".

Nel febbraio del 1626 ha inizio una lunga disputa fra la schola e il parroco originata dai lavori di demolizione e ricostruzione del campanile. Inizialmente viene ingiunto alla schola di lasciare libero l'edificio di sua proprietà che si trova appunto a ridosso del campanile. In questa occasione viene approntata una descrizione una misurazione dei locali. Nel corso dell'anno alternativamente continuano dichiarazioni e richieste di sospensioni in merito ai lavori, che vengono alfine conclusi salvaguardando l'edificio della schola.

Nel 1667 la schola decide di agire per difendere i propri diritti contro coloro che, abusivamente, fabbricano e vendono cinture.

Nel 1674 la schola acconsente che, per poter pagare il debito in sospeso con il Capitolo della chiesa, sia venduta l'arca che si trova in chiesa.

 

CONTRADA

S. FELISE

CAMPO

S. FELISE

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