SESTIER DE CANAREGIO |
Beata Vergine Maria del Monte Carmelo |
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CONTRADA S. LUSSIA |
ricorrenza il giorno 16 luglio del calendario liturgico veneziano |
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Santa titolare della chiesa: SCALZI |
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" Vergine madre,
figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, Maria racchiude in sé tante di quelle virtù e titoli, che oltre l’ambito della Chiesa, ha ispirato poesia anche nei laici, per tutti il sommo Dante che nella sua “preghiera di s. Bernardo alla Vergine” nel XXXIII canto del Paradiso della ‘Divina Commedia’, esprime poeticamente i più alti concetti dell’esistenza di Maria, concepita da Dio nel disegno della salvezza dell’umanità, sin dall’inizio del mondo. Il culto mariano affonda le sue radici, unico caso dell’umanità, nei secoli precedenti la sua stessa nascita, perché il primo profeta d’Israele, Elia (IX sec. a.C.) dimorando sul Monte Carmelo, ebbe la visione della venuta della Vergine, che si alzava come una piccola nube dalla terra verso il monte, portando una provvidenziale pioggia, salvando così Israele da una devastante siccità. In quella nube piccola “come una mano d’uomo” tutti i mistici cristiani e gli esegeti, hanno sempre visto una profetica immagine della Vergine Maria, che portando in sé il Verbo divino, ha dato la vita e la fecondità al mondo. La Tradizione racconta che già prima del Cristianesimo, sul Monte Carmelo (Karmel = "giardino" ossia "paradiso di Dio") si ritiravano degli eremiti, vicino alla fontana del profeta Elia, ed in seguito continuarono ad abitarvi anche dopo l’avvento del cristianesimo e verso il 93 un gruppo di essi, che si chiamarono poi ”Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo”, poco distante dalla fontana costruirono una cappella dedicata alla Vergine, iniziando il culto verso Maria, il più bel fiore del giardino di Dio, che divenne la "Stella Polare", la "Stella Maris" del popolo cristiano. Sul Carmelo, che è una catena montuosa che si estende dal golfo di Haifa, sul Mediterraneo, fino alla pianura di Esdrelon, continuarono a vivere gli eremiti, finché nella seconda metà del sec. XII, giunsero alcuni pellegrini occidentali, i quali proseguendo il secolare culto mariano esistente, si unirono in un Ordine religioso fondato in onore della Vergine. Costretti a lasciare la Palestina in seguito alle invasioni saracene, i monaci Carmelitani, come ormai si chiamavano, fuggirono in Occidente, dove diffusero il culto di Colei che: “le è stata data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron” (Is 35,2). Il 16 luglio del 1251 la Vergine, circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre Generale dell’Ordine, il beato Simone Stock, al quale consegnò lo scapolare col privilegio sabatino, che consiste nella promessa della salvezza dall’inferno per coloro che lo indossano, nonchè la sollecita liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte. Lo scapolare detto anche abitino, consiste in due pezzi di stoffa di saio uniti da una cordicella che viene appoggiato sulle scapole, avendo sui due pezzi l’immagine della Madonna, rappresenta oltre alla devozione, anche una forma simbolica di "rivestimento" (che richiama la veste dei carmelitani), un affidamento alla Vergine per vivere sotto la sua protezione. Nel secolo d’oro delle fondazioni dei principali Ordini religiosi cioè il XIII, il culto per la Vergine Maria ebbe quali devoti propagatori: i Francescani (1209), i Domenicani (1216), i Carmelitani (1226), gli Agostiniani (1256), i Mercedari (1218) ed i Servi di Maria (1233), ai quali nei secoli successivi si aggiunsero altri Ordini e Congregazioni. L’Ordine Carmelitano, partito dal Monte Carmelo in Palestina dove è attualmente ubicato il grande monastero carmelitano “Stella Maris”, si propagò in tutta l’Europa, conoscendo nel XVI secolo l’opera riformatrice dei due grandi mistici spagnoli: Giovanni della Croce e Teresa d’Avila, per cui oggi i Carmelitani si distinguono in due Famiglie: “scalzi” o “teresiani” (frutto della riforma dei due santi) e quelli senza aggettivi o “dell’antica osservanza”.
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B. V. Maria del Monte Carmelo L'iconografia ufficiale ritrae la B.V. Maria con la stella sul manto (a testimonianza della sua verginità) ed in braccio Gesù Bambino che porge lo "scapolare", a volte rappresentato anche sotto forma di fascia.
B. V. Maria del Monte Carmelo L'etimologia del nome Maria deriva dall'ebraico:"signora" e dall'egiziano:"amata da Dio". |