la mariegola

schola de la Visitazion a Santa Elisabetta

dei marangoni da nave a l'Arsenal

SESTIER DE

 CASTELO

Nel 1260 la schola viene fondata con la sede collocata all'interno dell'edificio della schola granda de la Carità (Contrada San Trovaso, Sestier de Dorsoduro) e negli antichi registri della stessa i marangoni sono elencati sotto l'eloquente simbolo dell'ascia.

Nel 1317 la schola lascia la schola granda de la Carità e si trasferisce presso la chiesa dei Carmini dove i carmelitani calzati concedono all'Arte due aree nelle quali costruire le loro tombe per dare sepoltura ai compagni. Alla schola viene inoltre data la possibilità di tenere le riunioni nell'aula capitolare del convento, nonchè di organizzare nello stesso convento le cene sociali in occasione della festa patronale. Il Provinciale dei carmelitani di Lombardia rende partecipe la "scola marangonorum navium de Venetiis" dei benefici spirituali dell'ordine.

Nel 1470 la schola si sposta nella chiesa di San Zanipolo.

Nonostante ciò, nel 1491 vengono stretti accordi tra la schola e il convento dei Carmini per l'individuazione di un locale adatto ad ospitare l'albergo, che infine viene individuato in una porzione del convento che si affaccia sul campo dei carmini, confinante da un lato con la schola dei compravendi pesse e dall'altro con l'entrata del convento.

Nel 1563 la schola chiede un arbitrato con i carmelitani scalzi per definire la questione delle spese sostenute per l'albergo, nel quale c'è un altare con pala, alcuni dipinti, i sedili attorno alla stanza "soazati di noghera" e il soffitto "soazado a quadri, dipinto in rosso, con le sue ruose". Nel campo c'è ancora il loro "abate di piera per metter il penon".

Nel 1596, quando ormai da trentacinque anni la schola teneva i Capitoli nella sala del refettorio del convento dei domenicani a San Zanipolo, i marangoni vennero fermamente invitati ad andarsene, a causa dell'indebito e disonesto uso che essi ne facevano. In contropartita ottennero allora il permesso di costruire il loro albergo in un altro luogo del convento.

Nel 1641 la schola si vide obbligata ad accettare dai domenicani l'assegnazione di un nuovo locale nel quale custodire le suppellettili, dovendo perciò lasciare l'albergo che dovette essere demolito poichè ostacolava l'itinerario della processione che si teneva il giorno della festa del Rosario, che in caso di cattivo tempo si svolgeva attraverso un percorso al coperto dei vasti chiostri.

In quest'ultima sede, che purtroppo non è stato possibile individuare, si trovava un tempo murata la seguente iscrizione:

 

MDCXLI IN VIGOR

DI SUPPLICATIONE POSTA DALLI

REVERENDI PADRI AL CAPITOLO

DI DETTA SCUOLA DI COMUNE

CONSENSO TRASLATA

IN QUESTO LUOCO SOTTO

LA GASTALDIA DI MISSER

TODARO DE LUCA

E COMPAGNI DELLA BANCA

 

Nel giorno dedicato alla Visitazione della Madonna a Santa Elisabetta, che era la Patrona dell'Arte, si teneva la processione.

Data la comprensibile concentrazione di marangoni da nave nel Sestier de Castelo, presso la chiesa di San Domenego de Castelo, questa schola possedeva un'arca utilizzata per la tumulazione dei compagni defunti e colà residenti.

 


 

CONTRADA

S. MARIA FORMOSA

CAMPO

S. ZANIPOLO

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