SESTIER DE CASTELO

San Filippo e San Giacomo il Minore, apostoli

CONTRADA

S. ZANINOVO

ricorrenza il giorno 1 maggio del calendario liturgico veneziano

Santi titolari della chiesa:  SANTI FILIPPO E GIACOMO

Santa contitolare: SANT'APOLLONIA - Vergine e martire

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SANTA SCOLASTICA
SAN ZANINOVO

San Filippo

Filippo e Giacomo sono i due apostoli festeggiati assieme, due galilei che trovarono "colui del quale hanno scritto Mosè e i Profeti". E’ con queste parole che Filippo conduce a Gesù l’accigliato Natanaele (Bartolomeo) così diffidente verso i montanari di Nazareth.

Filippo è appena citato nei Vangeli di Matteo, di Marco e di Luca. Giovanni invece lo presenta per la prima volta mentre fa il conto di quanto costerebbe sfamare la turba che è al seguito di Gesù (6,57) e, più tardi, quando accompagna da Gesù, dopo l’ingresso in Gerusalemme, alcuni “Greci” venuti per la Pasqua: quasi certamente “proseliti” dell’ebraismo, di origine pagana (12,21 ss.).

Nell’ultima cena, Filippo è uno di coloro che rivolgono domande ansiose a Gesù. Gli dice: "Signore, mostraci il Padre e ci basta", attirandosi dapprima un rilievo malinconico: "Da tanto tempo sono con voi, e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo?". E poi arriva, a lui e a tutti, il pieno chiarimento: "Chi ha visto me, ha visto il Padre". Dopo l’Ascensione di Gesù, troviamo Filippo con gli altri apostoli e i primi fedeli, allorché viene nominato Mattia al posto del traditore Giuda (Atti degli apostoli, cap. 1), dopo questo avvenimento più nulla si sa di lui.

 

San Giacomo il Minore

Giacomo figlio di Alfeo è detto "il Minore" per poterlo distinguere da Giacomo, il figlio di Zebedeo (e fratello di Andrea) detto "il Maggiore", venerato da secoli come Santiago nella città di Compostela. Da Luca sappiamo che Gesù sceglie tra i suoi seguaci dodici uomini "ai quali diede il nome di apostoli" (6,14), e tra essi c’è appunto anche Giacomo di Alfeo, il Minore; inoltre nella Prima Lettera ai Corinzi, Paolo dice che Gesù, dopo la risurrezione "apparve a Giacomo e quindi a tutti gli apostoli".

Lo chiamano anche “Giusto” per l’integrità severa della sua vita e quando egli incontra Paolo, già duro persecutore dei cristiani ed ora convertito, lo accoglie con amicizia insieme a Pietro e Giovanni. Al concilio di Gerusalemme invita a "non importunare" i convertiti dal paganesimo con l’imposizione di tante regole tradizionali. Dopo il martirio di Giacomo il Maggiore, nell’anno 42, e la partenza di Pietro, Giacomo diviene capo della comunità cristiana di Gerusalemme ed è lui l’autore della prima delle “lettere cattoliche” del Nuovo Testamento. In essa, si rivolge "alle dodici tribù disperse nel mondo", ossia ai cristiani di origine ebraica viventi fuori della Palestina.

E’ come un primo esempio di enciclica: sulla preghiera, sulla speranza, sulla carità e inoltre (con espressioni molto energiche) sul dovere della giustizia. Secondo le cronache Giacomo viene ucciso nell’anno 63 durante una sollevazione popolare istigata dal sommo sacerdote Hanan, che per quel delitto sarà poi destituito.

Santi Filippo e Giacomo
L'iconografia ufficiale ritrae San Filippo con una croce oppure con pane e pesci. San Giacomo invece con un cappello da pellegrino, oppure con una conchiglia o ancora con uno stendardo.

 

Santi Filippo e Giacomo

L'etimologia del nome Filippo deriva dal greco: "che ama i cavalli". Quello di Giacomo dall'ebraico "che segue Dio".