la mariegola

schola de San Costanzo

dei acquaroli (o burceri da acqua)

SESTIER DE

 DORSODURO

Gli acquaroli trasportavano acqua dolce con i burchi (grandi barche a fondo piatto), caricandola direttamente dalle gorne che stavano poste al mandrachio della chiusa dei Moranzani. Il prezioso liquido arrivava sin qui portato dalla Seriola veneta, canaletto di medie dimensioni che partiva dall'apposita apertura praticata sull'argine sinistro del fiume Brenta al Dolo. Gli acquaroli che non fossero iscritti all'Arte potevano solamente vendere al minuto e i loro burchi erano detti scoazzere, perchè utilizzati principalmente per lo smaltimento dei rifiuti urbani. In questo caso i burceri dovevano caricare l'acqua dolce non direttamente in sentina, ma in appositi tini. La distribuzione a Venezia avveniva dalla riva del canale, travasando il liquido dentro un canaletto di legno che versava direttamente nel garatolo che andava infine a raccogliersi, filtrato dalla sabbia, sul fondo della cisterna.

Nel 1386 viene concessa alla schola un'area di terreno, posta accanto al campanile della chiesa di San Basegio, affinchè i burceri potessero costruire l'edificio nel quale ospitarvi l'albergo. L'edificio è ancora oggi visibile in campo San Basegio, al civico 1527/A.

Nel 1471 viene scritta la mariegola che prevedeva le consuete disposizioni relativamente agli organismi dirigenti e l'impossibilità di rifiutare la carica se non con pena, l'obbligo della presenza alle onoranze funebri e alle altre celebrazioni religiose, l'ammontare della benintrada e della luminaria. Lo stesso anno i Provedadori de Comun approvano la mariegola.

La festa Patronale si tiene il giorno 23 settembre, con messa solenne alla quale non è consentito mancare e durante la quale tutte le attività di trasporto dell'acqua devono essere sospese; stesso obbligo di presenza anche per la messa nel giorno di San Basilio (14 giugno).

Nel 1498 il Magistrato a la Sanità impone alla schola l'obbligo della fornitura annuale gratuita di 100 burchi d'acqua per le cisterne pubbliche.

Nel 1739 la schola solleva le sue rimostranze nei confronti del parroco che avrebbe sostituito la pala, con i loro Patroni San Costanzo e Beato Pietro Anconetano con quella del transito di San Giuseppe. Risponde subito il parroco che da circa 60 anni la pala è stata cambiata e che mai la schola è stata ostacolata nelle sue devozioni, essendo rimasti, sull'altare, i corpi dei loro Patroni.

Nel 1795 il Capitolo dispone che sopra l'abate in pietra di ciascun pozzo sia scavata una vaschetta perchè ci sia l'acqua per i cani.

 


 

 

 

 

CONTRADA

S. BASEGIO

CAMPO

S. BASEGIO