la mariegola |
|
|||
|
Nel 1534 i burceri casarotti, abilitati ad andare ai "molini per fontego e servizio di marchadanti", non possono essere più di 25 e devono essere iscritti a questa schola che ha sede nella chiesa di San Gregorio. A questa schola appartengono anche i 40 burceri che sono autorizzati a trasportare nei loro burchi, per ogni viaggio, fino a 15 staia di frumento da macinare. Nel 1538 il Capitolo decide che qualora fossero trasportate per un solo viaggio più di 15 staia di frumento, i trasgressori saranno multati "a favore dell'ospedale della Pietà". Nel 1610 viene confermato che l'Arte è formata dai 25 burceri da molino, che sono a diretto servizio della Signoria e dai 40 burceri che sono invece al servizio dei mercanti e degli artigiani che utilizzano la farina nelle loro lavorazioni. Nel 1661 i Soprastanti a le Biave puntualizzano che i 25 burchi utilizzati dai compagni della schola dei burceri casarotti sono di proprietà della Serenissima Signoria. Nello stesso anno viene affrontata una vertenza sorta tra i 40 burceri casarotti, che sono al servizio "dei pistori, dei monasteri e lasagneri" e i 25 burceri casarotti "serventi la Serenissima Signoria e i mercanti di Fontego", che viene risolta stabilendo che per la festa del 15 agosto i 25 daranno 160 lire ai 40, come contributo alle spese generali.
|
|||
|
||||
|