schola de devozion

schola de San Vettor e Santa Margarita

SESTIER DE

 DORSODURO

Con Parte presa il 24 marzo 1377, il Mazor Consejo concede ai confratelli della schola de San Vettor e Santa Margarita di dare avvio ai lavori per la costruzione della schola , che dovrà sorgere nei pressi del campaniel (campanile) della chiesa di Santa Margarita, occupandone lo spazio libero posto a ridosso della navata destra, affacciandosi scenograficamente, come ancora oggi è possibile vedere, sul campo S. Margarita.

Mentre i lavori stanno procedendo, nel 1408 il Consejo dei Diese acconsente a che la schola  inglobi entro l'area del cantiere anche la porzione di terreno "fin al cantòn del campaniel", che inizialmente era rimasta esclusa dalla concessione, ma che ora viene stimato sia meglio evitare l'inutile callesela cieca, nella quale finirebbe per accumularsi solo immondizia.

Nel 1440, alla vigilia di nuovi lavori di ristrutturazione, la banca della schola prende accordi con il Capitolo della chiesa: la sede sarà trasformata, venendo ulteriormente allargata ed anche innalzata, ma avendo cura di non togliere luce alla chiesa retrostante. Al centro della nuova facciata sarà ricavata una grande nicchia con la statua di Santa Margarita, le finestre abbellite da fregi.

Nel 1477, una Terminazione (decreto amministrativo) della Giustizia vechia ingiunge a tutti i barcaroli della schola del tragheto de Santa Margarita di iscriversi obbligatoriamente a questa schola.

Nel 1688 si istituisce il sovegno omonimo, e ne vengono fissate le regole di gestione: la benintrada (tassa d'entrata), la quota mensile, l'obolo da versare alla morte di ogni confratello per la messa. L'assistenza medica e il sussidio per malattia vengono resi disponibili solo dopo sei mesi dall'iscrizione. Per le spese di sepoltura viene riconosciuto un contributo agli eredi, variabile se la tumulazione avesse luogo presso l'arca della schola (1 ducato) o in altro luogo (il doppio).

Nel 1691 la chiesa di S. Margarita viene completamente ristrutturata e il Capitolo rileva di non avere spazio a sufficienza anche per la sacrestia: viene sottoposta alla schola la cessione dell'area necessaria (un locale a pian terreno e uno sovrastante) in cambio dell'altare del Cristo (posto a fianco dell'altar maggiore) e nel 1696 anche un locale posto sopra l'altare dell'Annunziata. Tuttavia nel 1710 la schola si trova in difficoltà per non avere posto sufficiente a conservare le proprie cose, per cui chiede al Capitolo la restituzione del "soler de San Vettor" ritornando il locale posto sopra l'altare dell'Annunziata; i piani sottostanti restano ad uso comune, mentre le riunioni dei Capitoli de la schola vengono tenuti in chiesa. Quello stesso anno il nuovo accordo viene approvato anche dai Provedadori de comun.

Nel marzo del 1710 si tiene il Capitolo general de la schola per discutere della Terminazione emessa dai Provedadori de comun il 20 giugno dell'anno precedente, confermata anche dal Consejo dei Diese, con la quale era stata approvata l'unione del sovegno alla schola, fusione che verrà alfine formalizzata nel 1711, affinchè gli argenti della schola, in difficoltà economiche, non andassero dispersi.

Nel 1722 viene formalmente eretta la schola de San Vettor che nello stesso anno ottiene dai Provedadori de comun la possibilità di chiedere indulgenze e dalla Curia patriarcale l'approvazione dei giorni scelti per l'indulgenza plenaria. Nel 1742 i Provedadori de comun approvano che il sovegno sia retto da un custode al quale viene lasciata facoltà di celebrare la festa del patrono quando lo riterrà più opportuno, mentre nel 1755 i magistrati rammentano che nessuno può essere radiato dal sovegno se prima non abbia saldato i suoi debiti.

Verso la fine del XVIII secolo, la fortuna della plurisecolare schola e sovegno de San Vettor e Santa Margarita volge ormai al termine. Il 7 marzo 1769 i Provedadori de comun iniziano ad istruire le pratiche necessarie alla soppressione.

Il sovegno viene abrogato per primo, con Terminazione del 31 agosto 1781; per la schola dunque è ormai questione di giorni: l'inventario dei beni esistenti viene stilato il 2 settembre dello stesso anno, (vi è riportato: un altare in pietra con la pala, l'edificio della schola che guarda il campo, alcuni quadri con la vita di San Vettor che ne abbelliscono l'interno).

La Terminazione di soppressione viene infine emanata il 27 settembre 1781 e per disposizione dei Provedadori de comun tutti i beni della schola passarono in custodia alla schola del Rosario.

 


 

la facciata della scuola

 

la nicchia con la Santa

 

i fregi sotto le finestre

 

CONTRADA

S. MARGARITA

CAMPO

S. MARGARITA