la mariegola

schola de la Presentazione

dei compravendi pesse

SESTIER DE

 DORSODURO

Con una decisione precedente al 1430, la schola eleva la penalità prevista a carico dei confratelli che non prendano parte alla riunione dei Capitoli.

Nel 1433 viene stabilito che non potrà esercitare l'Arte di compravendi coloro che non siano domiciliati in Venezia con la moglie e i figli.

Nel 1455 è deciso che coloro che vogliano diventare compravendi devono prima abbandonare la pesca e versare la benintrada prevista; se poi volessero tornare a pescare essi dovranno lasciare l'attività di compravendi alla quale non potranno più far ritorno se non dopo un periodo minimo di quattro anni e versando una nuova benintrada molto più alta della prima.

Nel 1477 si stipula un accordo fra la schola e i religiosi della chiesa dei Carmini, in base alla quale quest'ultimi concederanno una stanza a pian terreno ed un'altra verso il chiostro per le riunioni del Capitolo. I locali potranno essere adattati secondo il bisogno, potendo anche ricavare all'interno una cappella con banche e l'insegna dell'Arte. In chiesa avranno il loro altare dove potranno mettere le insegne dell'Arte, nel chiostro del convento avranno invece quattro arche per la tumulazione dei compagni. I Provedadori de Comun approvano le decisioni assunte dal Capitolo.

Nel 1482 la schola riconferma i capitoli antichi più importanti che devono sempre essere osservati.

Nel 1484 i religiosi cedono a titolo gratuito all'Arte l'altare della Madonna dei Miracoli, che si trovava sulla facciata interna, presso la porta maggiore. La schola potrà rifarlo a suo piacimento, potendo anche forare il muro della facciata. In breve l'altare viene rifatto, divenendo l'altare della Purificazione.

Nel 1565 il Capitolo stabilisce che per poter appartenere all'Arte sarà necessario dimostrare di essere nicolotto (la fazione cittadina opposta ai castellani) oppure pevegiotto (abitante dell'isola di Poveglia), aver superato l'età di 50 anni ed aver praticato la pesca per almeno 20 anni.

Nel 1598, per gratitudine i religiosi acconsentono che il monumento funebre a Giacomo Foscarini sia innalzato all'interno della facciata. Per questa ragione viene altresì concesso ai Foscarini di togliere "li doi altari che si trovano ora appoggiati nella fazza della chiesa", così da avere a loro disposizione tutta l'area per la costruzione del monumento. L'altare della schola viene pertanto spostato nella navata destra, oltre la porta della sacrestia.

Nel 1722 la schola, che in passato confinava con la schola dei marangoni da navi, era ospitata in un locale posto al pianterreno, "soto al convento", dell'edificio che affacciandosi in campo dei carmini va dall'angolo della facciata della chiesa fino al ponte. La porta d'entrata era circa a metà, oggi individuabile agli anagrafici 2609-2610.

 


 

 

 

CONTRADA

S. MARGARITA

CAMPO

DEI CARMINI

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