Ospeai & Ospissi |
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Nel corso del 1184 (o forse già durante il 1182) un filantropo, rimasto sconosciuto, volle fare dono alla città dell'ospeal che lui stesso aveva fondato in questa Contrada, con il nobile intendimento di continuare ad offrire accoglienza a persone povere. A partire dal 1224 però, il luogo mutò destinazione d'uso, ed invece di accogliere bisognosi, iniziò ad essere utilizzato per ricoverare i malati di lebbra. Questo è il motivo per cui lo spiazzo antistante l'ospeal, di cui oggi non se ne conserva alcuna traccia nella toponomastica cittadina, venne detto da allora corte San Lazaro, dal nome di colui che era appunto patrono dei lebbrosi. Nel 1262 l'ospeal aveva l'occasione di lasciare l'edificio in corte San Lazaro, grazie a tale Leone di Paolo Canaletto, che otteneva dall'abate del monastero di San Marco e Benedetto la concessione dell'isola che si trovava posta "davanti alla bocca del fiume di San Marco", (quindi alla fine dell'attuale canal de San Marco, davanti all'isola del Lido), sulla quale egli fece edificare ex-novo una chiesa ed un ospeal, posti sotto la protezione del buon Dio e del Beato papa Leone IX. In questa seconda sede, completamente isolato dalla città e dunque con maggiore sicurezza per la sanità pubblica, l'ospeal continuò a dare ricetto agli ammalati di lebbra, che anzi pare addirittura che guarissero più rapidamente, grazie ad un procedimento curativo rimasto però segreto. In breve tempo l'isola venne generalmente conosciuta come hospital de San Lazaro. Quando l'epidemia di lebbra venne meno, esaurendosi il numero degli infetti, l'assistenza dell'ospeal volse gradatamente ad interessarsi nuovamente dei bisogni di poveri e di mendicanti. Ignoti i precedenti tutori, nel corso del secolo XVI sono però le nobili famiglie Vitturi, Pisani e Bembo ad avere lo jus-patronato dell'ospeal. Nel 1594 però intervenne il Senato, che sottrae l'ospeal a qualsiasi giurisdizione dei privati, decretando parimenti che l'Istituto venisse tosto riportato in città. A questo scopo nel 1595 il Mazor Consejo deliberava l'acquisto da parte dello Stato di un ampio terreno libero da insediamenti in Contrada Santa Maria Formosa, Sestier de Castelo, situato subito dopo l'edificio della schola granda de San Marco. Da queste originarie vicissitudini trasse origine quello che poi diverrà l'Ospeal dei mendingoli uno dei quattro "ospedali maggiori" della città.
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