schola de devozion

schola de l'Arcangelo Gabriel

dei povari Zotti

SESTIER DE

 SAN MARCO

Stando a quanto riportato nel manoscritto del Corner, l'oratorio de l'Anunciazion situato in campo Sant'Anzolo, venne innalzato, pare, nel corso del 920 grazie al patrocinio della nobile famiglia Morosini ramo dalla Tressa.

Costruito a pochi metri di distanza dal piccolo cimitero di Contrada, che stava proprio davanti al sagrato della chiesa di Sant'Anzolo, entro le sue mura ebbe onorata sepoltura, nel 1313, Teofilo Morosini, espugnatore della piazzaforte di Zara.

Nel 1392 i Morosini concessero l'uso l'Oratorio alla schola dei povari Zotti, che si era formata ponendosi sotto la protezione dell'Arcangelo Gabriele, così popolarmente chiamata poichè la maggioranza dei compagni era costituita da soldati zoppi a seguito di ferite di guerra, ed infatti l'attività della schola era diretto all'assistenza ai vecchi marinai invalidi.

Nel 1527 i fratelli Francesco e Leonardo Morosini confermarono alla schola la donazione effettuata dai loro antenati, a patto che essi, e i loro discendenti, fossero da essa riconosciuti quali unici e perpetui protettori.

Nel 1528 l'edificio venne ricostruito, come risulta dall'iscrizione scolpita sulla fascia di pietra bianca (al di sotto della cornice aggettante che segna l'inizio del tetto), visibile sopra la porta d'ingresso principale:

IN TEMPO DE GREGORIO DE LUBIANA COMPAGNI M D X X V I I I

 

L'oratorio assumerà però le sembianze attuali solo nel corso del 1700, in seguito ad ulteriori interventi di restauro e di ricostruzione.

Il celebre Canaletto, rappresentando in un disegno campo Sant'Anzolo, oltre alla chiesa omonima (rasa al suolo nell'800 dagli effetti degli editti napoleonici) disegnò anche l'Oratorio, fiancheggiato da una bottega di marangon da noghera (falegname) e una da bottér (bottaio).

La schola possedeva opere di Antonio Triva, Flaminia Triva, Pietro Ricchi, Domenico Beverense; essa era inoltre proprietaria di alcune case nella non distante Salizada San Samuel, (Contrada San Samuel) che molto probabilmente erano adibite ad ospissio dei compagni poveri ed impotenti.

Era tradizione che una volta all'anno il più anziano della famiglia Morosini intervenisse il 25 marzo alla Messa cantata nell’Oratorio, mentre nel mese di Aprile i compagni erano ospiti a tavola della nobile famiglia Contarini della Corte, alla Carità, dov'era tradizione che intervenissero a tavola anche i membri di quella famiglia. Inoltre, in occasione del loro matrimonio, le figlie dei Confratelli ricevevano in dote dalla schola una somma di dieci ducati

Caduta la Repubblica, dopo la soppressione della schola a causa degli editti napoleonici del 1806, l’oratorio venne usato come chiesetta, surrogando la distrutta chiesa di Sant'Anzolo, e tale si presenta ancor oggi al visitatore con, alle pareti, un’Annunciazione di J. Palma il Giovane e un Crocefisso ligneo del XVI secolo.

 


 

l'oratorio

 

CONTRADA

S. ANZOLO

CAMPO

S. ANZOLO

 

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ospissio dei povari sotti

 

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schole de devozion

de'l Sestier de San Marco

 

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COMUNE DI VENEZIA "Arti e mestieri nella Repubblica di Venezia"

Verona 1980