la mariegola

schola de San Michiel Arcangelo

dei bombaseri e battéri

SESTIER DE

 SAN MARCO

Il 31 agosto 1318 viene stabilito che nel giorno di San Michele tutti i confratelli de le faldelle devono presenziare alla messa solenne; sopra, oppure anche vicino all'altare sarà collocata la croce o il penelo (stendardo) della schola.

Nel 1434 viene rifatta la mariegola dell'Arte che, nel passato, aveva avuto per un periodo la propria sede presso la chiesa di San Zuane dei Furlani, dove faceva celebrare una messa ogni terza domenica del mese.

Nel 1516 il Capitolo decide che con i beni della schola sia fatta fare una nuova pala per l'altare.

Nel 1540 la schola stringe accordi con il Capitolo della chiesa di San Bortolomio  che concede l'uso dell'altare a destra, fuori del coro, che in precedenza era dedicato a Sant'Anna e che ora assume il titolo di San Michele Arcangelo. Con l'occasione il Capitolo approva di rinnovare la mariegola facendola ricopiare.

Nel 1571 i bombaseri ebbero modo di sfoggiare tutta la loro floridità economica, allestendo un lussuoso brigantino vogato a 12 remi (dipinto di bianco e rosso, coperto interamente di damasco cremesino), con il quale parteciparono al corteo che accompagnò Enrico III (che si trovava di passaggio a Venezia proveniente dalla Polonia e diretto in Francia per l'incoronazione) assieme alla Signoria a visitare le vetrerie nell'isola di Murano.

Il 27 maggio 1757, ottemperando alla decisione del Senato di sopprimere questa schola, il Consejo dei Diese decreta che tutti gli arredi (stoffe, argenti) siano consegnati alla schola del Santissimo, affinché "restino d'ornamento all'altare di San Michele".

Nel 1778 ancora il Consejo dei Diese ordina che gli argenti che appartenevano alla schola soppressa dei bombaseri siano dati in uso alla schola de la Beata Vergine del Pianto, cui è stato assegnato l'altare di San Michele.

 


 

 

 

CONTRADA

S. BORTOLOMIO

CAMPO

S. BORTOLOMIO

<< va indrìo