mariegola

schola del tragheto del Buso

(o dei Ruffiani o de la Carta)

SESTIER DE

 S. MARCO

Questo servizio di tragheto, antichissimo, era situato ai piedi del ponte di Rialto, sul lato destro della scalinata, andava alla riva opposta essendo complementare al ponte stesso, il cui attraversamento al tempo in cui era ancora in legno, era soggetto al pagamento di un pedaggio.

A partire dal 1592, dopo che venne terminata la costruzione, in pietra, del nuovo ponte,  l'importanza di questo tragheto lentamente ma inesorabilmente ebbe a decadere, fino ad avere assegnate, nel 1719, soltanto sei libertà.

L'uso dell'imbarcazione per spostarsi in città era però talmente radicato che quando ancora il ponte di Rialto rappresentava l'unica possibilità di attraversare il canalazzo a piedi, era perciò detto nel gergo popolare andàr par el tragheto dei cani, cioè destinato a poter utilizzare l'unico punto dove anche i cani potevano passare, camminando, verso l'altra sponda.

Due, dei tre nomi con cui era conosciuto il tragheto, avevano in comune l'origine: del Buso o dei Ruffiani derivano infatti dal fatto che lo stazio era preferito dai clienti interessati al "mercato" delle meretrici, situato in Sestier de San Polo nell'area conosciuta come Castelletto, nei pressi della chiesa di San Mattio, ai quali i gondolieri probabilmente non lesinavano interessati consigli.

Va ricordato inoltre che tale Tomaso Garzoni, prete romagnolo, nel suo libro La Piazza Universale, chiama i gondolieri "gente bassissima e vilissima, che esercita il ruffianesimo".

Il terzo nome, de la Carta deriva presumibilmente dal fatto che, in antico, dentro la Loggia dei Camerlenghi, si trovava anche l'Ufficio della carta bollata, da cui appunto il nome.

 


 

 

 

 

 

CONTRADA

S. BORTOLOMIO

FONDAMENTA

DEL BUSO

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