la mariegola

Il 12 febbraio 1503, allo scopo di introdurre delle economie (sul canone di affitto dei locali, sull'olio per i lumini e la cera delle candele) i due Capitoli delle Arti dei fustagneri e dei coltreri decidono di tenere la celebrazione delle rispettive funzioni nella chiesa di San Bortolomio, presso l'altare della Croce. La nuova mariegola comune prevedeva, oltre alle consuete disposizioni per le onoranze funebri, le penali in caso di assenza e le feste comandate, indicava anche la festa patronale (3 maggio) ed infine la possibilità per la schola di poter tenere le riunioni dei Capitoli all'interno della chiesa.

La sede in chiesa di San Bortolomio era anche detta "Camera dei Fustagneri", probabilmente per distinguerla dall'altra che si trovava in chiesa di San Toma'.

Nel 1673 la mariegola venne rinnovata da un certo Zuanne Gasparini "deputado a le materie antiche nella Secreta della Serenissima".

Nel 1704 l'altare della Croce venne rifabbricato a spese della schola, ma rimanendo inteso con il Capitolo che lo stesso sarebbe rimasto di proprietà della chiesa.