la mariegola

schola de San Fantin

dei scaleteri

SESTIER DE

S. POLO

Il 27 maggio 1493 è la prima data annotata nella mariegola dell'Arte, quando vengono dettate le consuete disposizioni riguardo le cariche direttive nonchè gli obblighi della partecipazione alle messe solenni e alle onoranze funebri per i compagni deceduti. Nel 1495 i Provedadori de Comun approvano la mariegola. La sede della schola è in chiesa di San Fantin.

Nel 1508 viene concesso agli scaleteri di tenere banchetti di vendita dei loro prodotti nei giorni delle cresime, seppure non proprio davanti alle porte delle chiese. In queste occasioni era anche permesso ad ogni artigiano di portare con sè una certa quantità di mercanzia di scorta, ma non potendola vendere se prima gli altri compagni non avessero esaurito la loro.

Nel 1548 la schola chiede ai francescani della chiesa dei Frari di poter avere assegnato un locale dove riunire il Capitolo, accordandosi per il canone annuo, l'assegnazione di un altare e di alcune arche per la sepoltura dei compagni.

Nel 1605 sono i Signori al frumento de Rialto ad approvare la decisione del Capitolo di conservare il denaro della schola chiuso dentro una cassella con quattro chiavi, una nelle mani del Gastaldo e le rimanenti una ciascuna ai Sindici.

Nel 1628 la schola lascia i Frari e stringe un accordo con il Capitolo della chiesa di San Paternian ottenendo l'assegnazione di un altare sul quale esporre l'immagine del patrono, di celebrare colà le messe mensili, settimanali e quella in onore di San Fantino e quant'altro previsto dagli uffici religiosi in uso. Il Capitolo ottiene anche di poter tenere le proprie riunioni in chiesa, per questo metterà il suo banco a destra, entrando dalla porta maggiore, "sotto l'organo", usando due armadi per la custodia del penelo (stendardo) e dei doppieri. Al Capitolo è riconosciuta la facoltà di poter recedere dai patti in ogni momento, in tutta libertà.

Nel 1661 la schola tiene il proprio Capitolo nuovamente in chiesa di San Fantin, in cui è ritornata, dopo aver lasciato quella di San Paternian.

Nel 1712 il Capitolo richiama gli iscritti all'obbligo di versare la somma stabilita per la luminaria (quota associativa annua), da farsi alla vigilia del giorno di San Fantino, presso i Signori al frumento de Rialto, con pena per chi non partecipasse.

All'inizio di giugno del 1758 gli Esecutori a la bestemia richiamano il Capitolo alla tutela delle anime dei confratelli defunti, ricordando che quanto venne stabilito nel 1628 non è più osservato dal Capitolo della chiesa di San Paternian, che ha sospeso la celebrazione delle messe non avendo la schola provveduto ai versamenti pattuiti. Alla fine di luglio del medesimo anno la schola ha assegnato il compito di celebrare le messe di suffragio al Capitolo della chiesa di San Fantin, che avrà per compenso 200 lire l'anno.

 


 

CONTRADA

S. FANTIN

CAMPO

S. FANTIN

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