la mariegola

academia dei scultori

SESTIER DE

 S. MARCO

Il 14 dicembre 1724, con decreto del Consejo dei Diese, nasce l'Accademia degli scultori, che in questo modo permette agli iscritti di uscire definitivamente dall'Arte dei tagiapiera, a cui erano stati fino a questo momento collegati, pur godendo di una certa autonomia in relazione alla scelta delle  proprie cariche elettive.

Il primo Prior della nuova istituzione fu lo scultore Giuseppe Torretti.

Per diventare membri effettivi dell'Accademia era previsto un esame di prova, che contemplava la preparazione del bozzetto di un busto in creta e quindi la sua realizzazione "al naturale" su blocco di pietra di Rovigno. Le opere sarebbero poi rimaste di proprietà della stessa Accademia.

L'Arte ebbe inizialmente la propria sede in un locale situato sopra il vestibolo della chiesa di San Zuane de Rialto, anche se nel corso della riunione del Capitolo tenuta nel 1750, i presenti (in tutto 19) dovettero prendere atto del peso dei debiti e quindi approvare la vendita del locale non potendo più far fronte alle spese di affitto.

A partire dal 1770 i Capitoli si tennero stabilmente presso l'Accademia di pittura e scultura, situata in questa Contrada, istituzione che venne fortemente voluta dal Senato per dare sostegno a queste nobili arti.

Prima di essere trasformato nella sede dell'Accademia di pittura e di scultura, il bel palazzetto ancora oggi visibile, situato allo sbocco di calle Vallaresso era in antico privo dell'attuale fondamenta, poichè il transito avveniva sotto i portici che oggi sono stati inglobati nella struttura. Esso fu per lungo tempo la sede dell'importante Magistrato a la farina il cui fontegheto (piccolo magazzino di stoccaggio) occupava una parte dell'area oltre il ponte, oggigiorno adibita a giardini pubblici.

Nonostante beneficiasse del sostegno pubblico, nel 1771 gli iscritti si erano ormai ridotti a 12.

In una relazione di qualche anno dopo agli Inquisidori a le Arti, Giorgio Morlatier, presidente dell'Accademia degli scultori, informava che i "professori scultori" erano sei, quattro dei quali (compreso un ultraottantenne) avevano un loro studio, mentre gli altri due lavorano presso la bottega di una tagiapiera, ed aggiunge infine che in detta Accademia operavano appena due "inservienti".

 


 

 

 

 

CONTRADA

S. MOISE'

FONDAMENTA

DEL FONTEGHETO

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