la mariegola

Nel 1764, in seguito ad un'indagine, ai Provedadori de Comun risultò che la Confraternita dei criveladori e pesadori, era andata formandosi attorno al 1730 in modo del tutto abusivo, senza cioè che fosse stata inoltrata la richiesta di  autorizzazione che di norma era rilasciata da una delle magistrature addette alla sorveglianza del mondo delle Arti.

Ogni confratello versava una somma prestabilita di denaro nella mani di uno scodidor (ossia esattore) che veniva eletto ogni anno appositamente per questo incarico.

L'Arte aveva la sede nella chiesa di Santo Stefano e non risulta che l'abusività sia mai stata regolarizzata.