la mariegola |
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Nel corso del 1675 i mandoleri ottengono di potersi separare dagli spitieri de grosso e si costituiscono in Arte a sč stante. Avendo quale patrono San Gottardo, nell'aprile di quello stesso anno essi stipulano un accordo con la schola de devozion de San Gotardo, chiedendo di essere ricevuti come confratelli e dando la disponibilitą a versare la luminaria (quota annuale di iscrizione). L'accordo prevede inoltre che il titolo della schola non verrą assolutamente modificato, solamente sarą eletto Gastlado un anno un appartenente alla schola e l'anno seguente uno scelto fra i mandoleri. I mandoleri potranno tenere le periodiche riduzioni (riunioni) del loro Capitolo ospiti presso i locali della schola, parteciperanno a pieno titolo alla festa patronale e verseranno, una tantum, 25 ducati per le spese. Nell'occasione del giorno della festa patronale ogni mandoler verserą la luminaria e le botteghe resteranno chiuse. Quello stesso mese i Provedadori de Comun approvano gli accordi. Nel 1675, con licenza del Colegio a le Arti, i mandoleri redigono la loro mariegola. In seguito la storia dei mandoleri s'intreccia con quella della schola de devozion, che nel 1773 ai Provedadori de Comun risulta essere ancora florida. Caduta la Repubblica nel 1797, i successivi editti napoleonici del 1806 porranno drasticamente fine all'attivitą della schola e dell'Arte che verranno, come tutte le altre, soppresse in nome della libertą economica.
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