la mariegola

Il 18 febbraio 1644 il Consejo dei Diese concede alla schola di potersi separare dall'Arte dei fustagneri e coltreri.

Inizialmente la sede fu ospitata nella chiesa di San Basso, successivamente essa venne spostata nella chiesa di San Polo, dove stabilmente rimase.

La festa patronale si teneva il 25 luglio, con messa cantata.

Nel 1646 la schola stipulava un patto con tale Giustina Foresti dalla quale acquistava l'altare che veniva dedicato a San Giacomo (precedentemente esso era stato dedicato a Sant'Andrea) compresa anche l'arca posta i suoi piedi, per la tumulazione dei compagni defunti.

Nel 1647 la schola stringe accordi con il Capitolo della chiesa di San Polo circa le celebrazioni religiose nel giorno della festa del patrono con messa di esequie il giorno successivo.

Priva di una sua sede, la schola teneva le riduzioni (riunioni) del Capitolo dentro la chiesa, presso l'altare dell'Arte.

La luminaria, che doveva essere versata nel giorno della festa del Patrono, dava il diritto a ricevere "pan, candela et santo".

Nel periodo fra il 1770 e il 1778, per la musica nel giorno del patrono, la schola spese la somma di 18 lire e 12 soldi.