Basso edificio rinascimentale, alquanto
rimaneggiato, Ca’ Dolce si compone di
due soli soleri (piani) con l’aggiunta
di un ampio abbaino sopra la linea di gronda che prospetta alla confluenza
del Rio de S. Maria Mazor
con il Rio dei Tre Ponti.
Sopra il portale d’ingresso è collocato
lo scudo che riporta l’arma della famiglia Dolce, corruzione dialettale
veneziana di “donnola”.
L’elemento qualificante della facciata
è costituito dalla presenza di una trifora ad archi a tutto sesto,
poggiante su pilastri e pergolo
(balcone) di discreto aggetto; ai due lati stanno due coppie di monofore.
Vi è da segnalare la particolarità
architettonica dell’ultima monofora di destra che presenta il pergolo che supera lo spigolo della
facciata che guarda sulla fondamenta de
ca’ rizzi e continua sul prospetto laterale, lungo la fondamenta de la cazziola.
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