schola picola

filacanevo

SESTIER DE

S. CROSE

L'Arte dei filacanevo riuniva gli artigiani che all'interno dell'Arsenale, nella caxa del canevo, detta Tana, fabbricavano le funi, i cavi ed anche gli spaghi. Va ricordato che lo Stato deteneva il monopolio sul canevo (ossia la canapa, importata dalla città di Tanai sulla foce del fiume Don, nel Mar Caspio) la materia prima utilizzata e sui lavori di arte grossa e nessun lavorante poteva vendere alcunché ai privati senza prima aver ottenuto una particolare licenza rilasciata dai Giustizieri Vechi.

Nella statistica del 1773 si contavano 300 capimaestri e 42 garzoni; 210 botteghe.

CONTRADA

S. CROSE

 

<< va indrìo

ti vol 'ndar a veder

la Mariegola ? >>

ti xe un forastier inluminà ?

va a st'altre

Arti de far barche

spòstite a la strica de le

Arti e Mistieri

par saverghene de più ...

 

COMUNE DI VENEZIA "Arti e mestieri nella Repubblica di Venezia",

pag.102, Verona 1980

 

 

Istituzione

16 dicembre 1450 dal Consiglio dei Dieci (statuto 1233)

Colonnelli

arte grossa (gomene, funi grosse, cavi, scotte, paterazzi e alzaie); arte da fin (spaghi, corde, reti e funi)

Sede

in chiesa di Santa Chiara in isola

Mariegola

smarrita. Presso l'Archivio di Stato, Venezia, sono conservati documenti dal 1439 al 1806, assieme allo Statuto dell'Arte compilato nel 1233. Altra documentazione presso la Biblioteca del Museo Correr, Venezia.

Insegna

smarrita

Condizione

Scuola "aperta"

Arte

di consumo e commercio

Patrono

Sant'Ubaldo (San Tebaldo o San Boldo)

Chiesa

Santa Ciara in isola (in precedenza: Santa Crose)

Altare

 

Magistrature

di controllo

Giustizieri Vechi (disciplina ed economia)

Provedadori a la Giustizia Vechia (disciplina ed economia)

Visdomini alla Tana (per la canapa)

Colegio de la Milizia da mar (gravezza pubblica)