Istituzione.
Seppure pare certo che un Bibliotecario pubblico esistesse da sempre
preposto a tale compito, tuttavia questo ufficio assunse
carattere definitivo solo intorno alla metà del XVI secolo,
quando il Senato ne deliberò la perpetua rielezione da compiersi scegliendo
però
un nobilomo tolto dal proprio corpo.
Competenze.
Di nessuna rilevanza politica, il Bibliotecario,
aveva il compito di attendere alla conservazione della grande
raccolta di codici e manoscritti che il Cardinale Bessarione
prima ed il Petrarca poi, vollero lasciare in eredità alla Repubblica e che venne
riposta, perchè fosse ben custodita, entro le sontuose sale
dell'edificio della biblioteca che venne eretta dal Sansovino in
piazzetta, proprio di fronte al Palazzo ducale.
Dignità politica.
All'interno della struttura burocratica dello Stato, questo
ufficio aveva dignità di Magistratura senatoria
(eleggibile cioè entro il numero dei soli senatori) ed il titolo
di privilegiata.
Bibliografia essenziale.
BESTA : "Il Senato
veneziano" pag.163 e pag.165\170
SANDI : "Principi di
storia..." P.III^, vol.1, pag.164