Repubblica Serenissima

Magistratura senatoria

Serrata

riformadori a lo studio de padoa

(riformatori allo studio di padova)

 

istituzione

competenze

dignità politica

bibliografia essenziale

 

Istituzione.

In seguito alle gravissime devastazioni subite dal prestigioso Studio (Università) della città di Padova durante la vittoriosa guerra condotta dalla Repubblica contro le truppe della Lega di Cambrai, a vigilare sulla sua rapida ricostruzione il Senato decretò nel 1516 l'istituzione dell'ufficio dei Riformadori a lo Studio de Padoa.

Abbastanza singolarmente, dal 1516 al 1527 i componenti di questo ufficio non vennero però designati dal Senato, ma si preferì invece che al suo rinnovo venisse interessata la Consulta dei Savi del Collegio.

Il motivo alla base di tale delega è ancora oggi del tutto ignoto, se non che solo a partire dal 1527 pare che tutta la competenza in materia venne da allora stabilmente assorbita dal Senato, al quale tuttavia già da tempo i Riformatori facevano pervenire i progetti di legge per le deliberazioni da assumere in questa materia.

 


 

Competenze.

Esaurita rapidamente la fase riguardante il restauro dei danni ed il ripristino dei corsi di studio, lungi dall'essere abolita, le competenze di questa magistratura vennero invece progressivamente ampliate, fino a comprendere il diritto di presiedere l'Università (sostituendo in ciò il Rettore veneziano di Padova, anche nelle funzioni di vigilanza), nonché la possibilità di procurare, con autorità pari a quella del Senato, tutto ciò che essi ritenessero utile allo Studio di Padova, come ad esempio condurre Lettori, Maestri, Professori e Studiosi, nonchè stabilirne direttamente i compensi.

Ben presto a questi magistrati venne delegata, per estensione, anche la competenza sugli Studi e le Scuole, che esistevano a Venezia, tanto che la consuetudine prese ad assegnare a questo ufficio anche l'obbligo di controllare l'assegnazione delle cattedre della capitale, nonchè la sorveglianza sui libri pubblicati in città compresa, più genericamente, anche la sovrintendenza sulla Biblioteca Pubblica e sul suo Bibliotecario.

Infine, l'autorità dei Riformadori arrivò ad ingerirsi di tutto ciò che avesse attinenza con il settore riguardante la cultura e la pubblica istruzione; incluso il compito di vigilare affinchè venissero rispettate le severe norme che regolavano le pubblicazioni e le stampe dei libri destinati a circolare nello Stato.

 


 

Dignità politica.

L'ufficio venne ammesso a partecipare ai lavori del Senato il 28 agosto 1517 (reg. XX Senato Terra c.63), dove poteva anche por parte (proporre nuove leggi) nelle materie di sua competenza.

Rivelatosi in seguito l'ufficio assai utile agli interessi pubblici, la sua elezione venne definitivamente assorbita dal Senato con Parte del 17 ottobre 1528 (Capitolare del Pregadi I,1,13) e conseguentemente l'ufficio acquisì la dignità di Magistratura senatoria (eleggibile cioè entro il numero dei soli senatori) ed il titolo di privilegiata.

 


 

Bibliografia essenziale.

BESTA                  : "Il Senato veneziano" pag.62, pag.73, pag.165\170

A.S.V.                    : "Cartografia, disegni, miniature..." pag.137

FERRO                  : "Dizionario di diritto..." tomo IX, pag.256

SANDI                  : "Principi di storia..." P.3^ vol.1, pag. 115 segg.

TENTORI              : "Storia politica, civile..." vol.8, pag.355

ROMANIN           : "Storia documentata di..."               tomo VI, pag.309 - tomo VIII, pagg.231,256

 

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