Istituzione.
Sebbene la data di istituzione della magistratura dei Camerlengi di Comun non
sia ancora nota; tuttavia la maggior parte degli storici è
concorde nell'affermare che questo ufficio potrebbe essere stato
verosimilmente introdotto
nell'ordinamento in un periodo di poco posteriore alla fine del XII secolo.
Numerose infatti si ritrovano nel corso del XIII secolo le
disposizioni emanate dal Mazor Consejo per regolare
le funzioni di questo ufficio, a questo proposito la Parte più
antica pervenuta a noi è datata 11 settembre 1236 (libro BIFRONS c.7)
ed al suo interno sono elencate, tra le altre cose, le funzioni
principali della magistratura: la custodia e la raccolta del
denaro pubblico, l'effettuare i pagamenti, rimborsare i prestiti,
pagare i salari; insomma in questo primo periodo di attività
qualsiasi pagamento pubblico venisse ordinato, non poteva materialmente
avvenire se non attraverso questi Ufficiali.
I
Camerlenghi duravano in carica per sedici mesi, venivano eletti
in Mazor Consejo, che vi provvedeva per mezzo di quattro
Mani di Lezionari (commissioni d'elettori).
Competenze.
A
sottolineare la centralità dell'incarico, ben presto venne
fatto obbligo a qualsiasi magistratura di consegnare nelle mani
dei Camerlenghi il denaro depositato nella rispettiva
cassa, inizialmente entro la fine di ogni mese, anche se
più tardi tale obbligo divenne più restrittivo imponendo il
versamento del contante ogni sabato.
Dal 1281 le funzioni della magistratura si vollero ampliate,
concedendo ai Camerlenghi il diritto d'esigere crediti pubblici
e d'imporre pene ai debitori del Comune; inizialmente del loro
operato dovevano dare rendiconto alla Signoria, dal 1347 invece
essi rispondevano direttamente al Collegio dei Savi della
Consulta.
Nel 1395, forse in seguito ad abusi riscontrati nell'autorità
così ampia che era loro concessa, venne vietato ai Camerlenghi
di poter disporre liberamente di qualunque somma oltrepassasse i
10 ducati, essendo altrimenti necessaria l'autorizzazione del
Mazor Consejo e con pena di vedersi privare dell'ufficio in
caso d'inadempienza.
A
partire dal 1471 tutti i libri e i registri contabili dei
Camerlenghi vennero subordinati alla revisione ed al controllo
del massimo responsabile della pubblica amministrazione: il
Savio Cassier del Collegio dei Savi della
Consulta
Nel 1527 il numero dei Camerlenghi venne ampliato, così che da
due Ufficiali passò a tre, mentre nel 1596, con l'entrata in
vigore della nuova regolamentazione sull'attività della Zecca
pubblica, venne stabilito che tutte le entrate fossero portate
al Camerlengo che in quel momento sostenesse il turno di
Deputato a la Cassa di la Zecha, al quale poi spettava
smistare il denaro nei vari conti previsti.
Anche per il materiale maneggio dei fondi che venivano assegnati
al Consejo dei Diese, era previsto il ricorso ad un
Camerlengo, il quale provvedeva al pagamento dei salari, al
versamento delle taglie, al riconoscimento dei compensi
spettanti alle spie ed altro che dal Consiglio venisse ordinato.
Dignità politica.
Questa magistratura venne ammessa a partecipare ai lavori del
Senato con decreto dell’1 ottobre 1454, mentre solo a partire
dal 1471 le venne anche riconosciuta la possibilità di por
ballotta (votare) nelle materie di sua competenza.
L'ufficio era compreso nella speciale categoria burocratica che
dava dignità di sottopregadi, all'interno della quale
vantava il titolo di primo loco.
Bibliografia essenziale.
BESTA : "Il Senato
veneziano" pag. 55, nota 2
FERRO : "Dizionario di
diritto ..." tomo III, pag. 1 segg.
SANUDO : "Cronachetta"
pag. 129 segg.
SANDI : "Principi di
storia ..." P. 1, vol. 2, pag. 111, 414
TENTORI : "Storia ..."
vol. 3, pag. 296 segg.