Istituzione.
La
magistratura dei Provedadori sora le Pompe de le Donne
venne istituita, inizialmente in modo provvisorio, da una
Parte approvata dal Mazor Consejo il 17 novembre 1476, per
effetto della quale veniva in pratica ordinato al Senato di
provvedere alla nomina di tre nobilomeni, con durata
d'incarico di due anni.
Competenze.
I Provveditori ebbero delegato il compito di imporre
l'osservanza e di sorvegliare la rigida esecuzione dei decreti
emessi a più riprese dai vari consigli dello Stato in materia di
repressione delle pompe, dei fasti e dei lussi eccessivi;
potendo esaminare le denunce segrete, formare processi ed
emettere sentenze.
Istituita con compiti importanti dal punto di vista della
salvaguardia della moralità pubblica, come tuttavia era
consuetudine, questa magistratura non raggiunse subito una
grande importanza, tanto che con decreti susseguenti del 1483 e
del 1489 la giurisdizione per la moderazione dello sfarzo e del
lusso venne infatti delegata alla competenza dei Cinque Savi
alla Mercanzia.
Privata repentinamente dell'incombenza posta alla base del suo
operare, la magistratura non tardò a cadere presto nell'oblio,
tanto che nel corso del 1499 il Senato ne decretò l'abolizione,
ordinando che tutte le sue attribuzioni venissero
provvisoriamente delegate all'ufficio dei Savi sopra la Stima
delle Fabbriche.
Fu solamente nel corso del 1510, dunque durante l'imperversare
della durissima guerra che la Repubblica dovette sostenere
contro la Lega di Cambrai, che il Senato, deplorando
pubblicamente le spese eccessive sostenute da alcuni per
l'acquisto di beni voluttuari in un periodo tanto funesto per i
bisogni dello Stato, ordinò la formazione di un collegio
composto da due Procuratori de San Marco affinchè si
ritornasse ad imporre limitazioni e castigare severamente lo
sperpero, con facoltà concessa di por parte (proporre
nuove leggi) in Senato ed incarico della durata di un anno senza
possibilità di poter rifiutare l'elezione.
Tuttavia nemmeno sotto l'azione dei due Procuratori vennero
conseguiti gli effetti sperati e dichiarato alfine miseramente
fallito anche questo tentativo, il Senato si convinse della
necessità di istituire nuovamente una magistratura alla quale
affidare il compito di seguire con il giusto zelo il pericoloso
evolversi del fenomeno degli eccessi della spesa dei privati.
Nel 1512, la proposta di istituire un ufficio straordinario
composto da tre nobilomeni col titolo di Savi sopra le
Spese Eccessive, venne presentata dal Pien Collegio in
Senato e da questi immediatamente approvata a larghissima
maggioranza di voti.
Dopo l'ennesima abrogazione, intervenuta puntualmente in seguito
alla scadenza del mandato, finalmente si arrivò ad un decreto
del Mazor Consejo che, approvato nel 1514, istituì l'ufficio dei
Provedadori sora la Parte de le Pompe al quale venne
riconosciuta la stabile e perpetua rielezione, con carica
biennale e con il divieto per i suoi membri di non poter essere
da qui tolti per essere assegnati ad una nuova carica se
non dopo che fosse avvenuta la designazione dei successori.
L'elezione dei Provveditori, che competeva al Mazor Consejo,
venne in seguito modificata aggiungendovi lo scrutinio
(candidato) del Senato. Da ciò nacque la consuetudine che prese
ad assegnare al Senato la scelta dei tre candidati che dovevano
poi essere sottoposti al vaglio ed all'approvazione del Mazor
Consejo.
Contro le sentenze emesse dai Provveditori venne riconosciuta
più tardi la possibilità di potersi appellare inizialmente alla
Serenissima Signoria ma a partire dal 1513 direttamente
al Collegio dei XX Savi del Corpo del Senato.
Dignità politica.
La magistratura venne ammessa a partecipare ai lavori politici
del Senato il giorno stesso della sua istituzione, cioè il 17
novembre 1476 (libro
REGINA c.160)
dove poteva por parte (proporre nuove leggi) nelle
materie di sua competenza.
All'interno della struttura burocratica dello Stato, questo
ufficio era compreso nella categoria che dava dignità di
Sottopregadi, all'interno della quale vantava il titolo di
secondo loco.
Bibliografia essenziale.
BESTA
: "Il Senato veneziano" pag. 62, nota 6
FERRO
: "Dizionario di diritto ..." tomo VIII, pag. 285
GIULIANI :
"Genesi e primi ..." pag.
ROMANIN :
"Storia documentata di ..." vol. 5, pag.353
SANDI
: "Principi di storia ..." P. 3, vol. 1, pag. 97 segg.
SANUDO : "Cronachetta"
pag. 150
TENTORI :
"Saggio sulla storia ..." vol. 8, pag. 236