Istituzione.
L'ufficio dei Provedadori sora Cotimi venne istituito,
con decreto del Mazor Consejo, nel corso del 1498 (libro
DEDA c.189 t),
Competenze.
Ai
Provveditori competeva il controllo sulla gestione
amministrativa dei Consolati che tutelavano gli interessi della
Repubblica in Egitto, in Siria ed in Inghilterra. Al sostegno
dei costi derivanti dal funzionamento di queste sedi
diplomatiche era destinata la tassa del cottimo, che
veniva applicata in percentuale sul valore delle merci esportate
ed importate dai mercanti veneziani.
L'ufficio
dei Provedadori sora Cotimi si divideva al suo interno
in tre sezioni: quella dei Provedadori sora Cotimo
de Alexandria, quella dei Provedadori sora Cotimo de
Damasco ed infine quella dei Provedadori sora Cotimo de
Londra.
Uguali per dignità e carica, i Provveditori inizialmente
assegnati a ciascun Cotimo erano due, si eleggevano in
Mazor Consejo per quattro mani di lezionari
(commissioni di elettori), ma alle quali si aggiungeva lo
scrutinio (candidato) del Senato.
Non di rado poi, nell'espletamento delle loro mansioni i sei
Provveditori preferivano agire in conferenza assieme alla superiore
magistratura senatoria dei Cinque Savi a la Merchanzia.
Per sopravvenuta inutilità, nel corso del 1684 il Senato dispose la
chiusura delle sedi della rappresentanza diplomatica di Egitto e
Siria ed anche i relativi uffici al Cotimo
de Alessandria e de Damasco vennero formalmente aboliti.
In realtà i Provveditori continuarono invece ad essere
regolarmente rieletti ad ogni scadenza, ciò allo scopo di
poter offrire un impiego retribuito ai nobilomeni
decaduti e
poveri.
La
trasformazione dell'elezione all'ufficio in una forma di
sussidio sociale portò il numero dei Provveditori assegnati assegnati a
ciascun Cotimo a crescere in maniera esponenziale: dagli
iniziali due membri il loro numero crebbe fino a cinque, per poi
passare successivamente a sei ed arrivare verso la fine della
Repubblica a dodici.
Dignità politica.
Nel periodo in cui potè vantare un attivo ed importante ruolo
tecnico, l'ufficio venne ammesso a partecipare ai lavori del Senato il
19 febbraio 1515 (registro
XVIII Senato Mar c.54),
all'interno del quale gli venne riconosciuta la facoltà di
por Parte
(proporre nuove leggi) nelle materie di sua stretta competenza.
Ne venne però definitivamente escluso con Parte approvata
in Senato il 9 agosto del 1722, essendo oramai, come visto,
completamente scaduto d'importanza e continuando ad esistere per
il solo fatto di offrire un impiego ai nobilomeni
decaduti.
Nel periodo di attività tecnica, l'ufficio venne compreso nella categoria burocratica che dava
dignità di Sottopregadi, all'interno della quale vantava
il titolo di terzo loco.
Bibliografia essenziale.
BESTA
: "Il Senato veneziano" pag. 60
A.S.V.
: "Cartografia, disegni, miniature ..." pag. 119
SANUDO : "Cronachetta"
pag.