I tre Capi.
Come era previsto per alcuni
altri
Consigli ed uffici, tra cui la
Quarantia al Criminal e
le due Quarantie al Civil, anche il
Consejo dei Diese
provvedeva ad eleggere al suo
interno un proprio ufficio di
presidenza, che seppure insignito di altissima autorità,
restava sempre subordinato al Minor
Consiglio, a cui
infatti spettava
il ruolo di massimo ufficio di
presidenza dello Stato.
Se una distinzione esisteva
tra le due presidenze, essa
consisteva nel
fatto che mentre la funzione
svolta dal Minor Consiglio
rivestiva un carattere
essenzialmente politico,
quella esercitata invece
dai tre Capi aveva una
valenza più marcatamente
tecnica.
Pure se l'agenda dei
lavori del Consiglio era predisposta dai tre
Capi, incombendo direttamente
sulla loro
responsabilità che il disbrigo
dei processi arrivasse a
compimento con
la dovuta sollecitudine; il limite
della facoltà direttiva era
rappresentato dal Minor
Consiglio, che
partecipava alle
riduzioni del
Consejo dei Diese vigilando
sul rispetto delle
generali direttive politiche.
La procedura elettiva.
I tre
Capi venivano eletti
dal corpo stesso del nuovo
Consiglio il giorno della sua
prima riduzione. Poiché
tutti i Consiglieri erano
stimati uguali per dignità e
per capacità, la scelta
dell'ufficio di presidenza non
aveva alcun connotato politico
ma era semplicemente lasciata
al caso. La procedura qui
utilizzata (diversa da quella
impiegata nelle tre
Quarantie) prevedeva che
dentro un alto bacile fossero
depositate, per la prima
tornata, sette ballotte di
colore
bianco e tre di colore dell'oro.
Senza poter vedere l'interno,
a turno i Consiglieri
prendevano una ballotta e i
tre che per sorte traevano
quella d'oro formavano la
triade. Non partecipavano
all'estrazione i membri del Minor Consiglio.
L'incarico aveva
una durata estremamente breve,
un mese, e allo
scadere i Capi
decadevano
e venivano
sostituiti dai colleghi,
scelti anch'essi con lo
stesso procedimento. Va
rilevato che a partire da
questa seconda tornata in poi
nel bacile erano però versate
solamente quattro ballotte
bianche e tre d'oro, poichè i
tre Capi che erano
appena scaduti non potevano
essere immediatamente
rieletti se non trascorsa la
contumacia, pari in
questo caso alla durata stessa della
carica.
Per poter essere più
facilmente riconoscibili, a
differenza della semplice
veste nera indossata dagli
altri sette Consiglieri, essi
avevano l'obbligo di
indossare, nei giorni feriali,
la veste color paonazzo con
stola scarlatta, mentre nei
giorni festivi la veste in
panno rosso e stola dello
stesso colore.
Infine, ai Capi era
espressamente vietato dalla
legge farsi vedere mentre
frequentavano i
caffè, i ridotti,
oppure i luoghi pubblici di
Venezia dove notoriamente si
riunisse la
nobiltà dedita al gioco ed al
sollazzo.
L'attività di presidenza.
Il compito dei Capi non
era
limitato solo a quello,
importantissimo, di istruire
gli argomenti da trattare in
Consiglio, essi avevano
assegnati anche tutta
una serie di altri incarichi,
tra cui:
-
durante le discussioni
regolavano la facoltà di
parola, essendo severi
tutori che questo diritto non
venisse mai impedito, non
dovendo
esitare, all'occorrenza, di ammonire
anche il Dose, sempre
con il dovuto
rispetto;
-
ogni primo giorno del mese
dovevano informare il
Minor Consiglio sui cittadini
incarcerati per ordine dei
Dieci, e sullo stato
d'avanzamento dei relativi;
-
con cadenza quindicinale
presentavano al Consiglio la lista
dei cittadini incarcerati per
ordine dei predecessori
nel corso della seconda metà del
loro mese d'incarico e
ricordavano i processi pendenti
del mese precedente. Di
questa informativa erano
ritenuti responsabili anche
i segretari, qualora
risultassero inadempienti i
Capi;
-
essi potevano
concedere udienza ogni
martedì, giovedì e sabato,
ma anche negli altri giorni
della settimana se avessero
ravvisato la necessità e
l'urgenza, e sempre che si
trattasse di nuove denunce,
non di comunicazioni
relative a processi in
corso;
-
come già per altri alti
incarichi, anche ai Capi
competeva sorvegliare il
Dose affinché non
oltrepassasse i
limiti impostigli dalla Promissione Ducale,
con l'obbligo di fargli
garbatamente osservare le colpe
o le negligenze;
-
nelle
riduzioni del
Mazor Consejo, i Capi vigilavano sul buon
ordine dell'assemblea, sollecitando a questo
compito anche le altre
magistrature a ciò incaricate,
ed a loro volta
richiamati dagli Avogadori de
Comun per il medesimo
motivo;
-
perseguire
immediatamente le angherie
commesse da nobilomo
contro nobilomo,
intimando al reo un'energica
ammonizione, che i segretari
registravano, nonchè
obbligando i contendenti a
riappacificarsi
pubblicamente. Nei casi
di violenze gravi, i Capi erano
incompetenti ad
intervenire, poichè la facoltà
d'intervento spettava agli Inquisidori de Stato;
-
quale tribunale
d'appello, i tre Capi
erano chiamati a giudicare i ricorsi
presentati contro le sentenze
emesse dalla magistratura dei
Censori.
I Capi avevano concesso
l'ingresso in tutti i più
importanti consigli dello
Stato, ed anzi quando
facevano ingresso in
Pien Colegio, i Capi de la
Quarantia al Criminal ed i Savi
agli Ordini ne dovevano
contemporaneamente uscire,
essendo soggetti a troppa
rapida ed ampia rotazione i
primi, di norma troppo giovani
ed inesperti i secondi.