schola de devozion |
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Posta sulla sinistra di chi accede al campo Sant'Agiopo provenendo dal ponte dei tre archi, la caxetta della schola occupa l'angolo nord-orientale di quello che fu l'antico cimitero francescano, ricordandovi la deposizione del Cristo. E' infatti sulla facciata che prospetta lungo la fondamenta Sant'Agiopo che è ancora visibile il bassorilievo, un tempo illuminato, che svolgeva in questo incrocio viario la funzione di tutela e di guida notturna affidata ai capitéi collocati nei punti strategici di tante calli veneziane. Esso raffigura la Madonna che sostiene il Redentore morto. Una fessura ricavata alla base della scultura e destinata alle offerte dei devoti è oggi sigillata in maniera assai grossolana con della malta. Al di sotto si legge, ormai a fatica, la seguente epigrafe:
OFERTA PER LA LVMINARIA DELA MADONA MDLXXXVI
Caduta la Repubblica nel 1797, la Confraternita venne soppressa nel 1807 a seguito dei decreti napoleonici e la sede della schola (oggi al civico 619) ne seguì la stessa sorte. L'edificio passò al Demanio ed in seguito al Comune di Venezia per essere infine acquistato nel 1916 dall'Opera Pia Zuane Contarini, erede dell'antichissimo Ospeal de Sant'Agiopo, che la destinò ad ospitare persone anziane e bisognose.
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