Ospeai & Ospissi |
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L'ospissio venne fondato grazie alle risorse che vennero legate alla sua costruzione nel testamento dettato nel corso 1492 dal nobilomo veneziano Zuane Contarini (omonimo del fondatore dell'opera Pia Zuane Contarini, ma vissuto circa un secolo prima). Egli dispose infatti che la generosa donazione venisse utilizzata per realizzare un edificio di almeno cinque stanze, da assegnare ad altrettante donne povere, preferibilmente di condizione nobile decaduta. Così venne fatto, e l'Istituzione potè assolvere per molti secoli al proprio compito di assistenza. Caduta la Repubblica nel 1797, passato indenne attraverso i decreti napoleonici di soppressione del 1806, l'ospissio potè continuare la sua opera di carità. Dopo vari passaggi esso pervenne all'IRE, Istituto pubblico che per conto del Comune di Venezia gestisce l'ospissio che, nella sua sede originaria, continua ad operare la medesima funzione per il quale lo volle il donatore.
L'edificio è una tipica costruzione gotica dei secoli XV e XVI, che conserva sulla facciata principale trifore e monofore originali, anteriormente si affaccia su di una piccola corte chiusa, ricavata dalla costruzione di un muro perimetrale di cinta che la separa dalla fondamenta de le Terese. La costruzione ha mantenuto nella distribuzione interna degli spazi la sua caratteristica impronta veneziana: una saletta centrale di disobbligo delle camere, attualmente divenute otto, che stanno distribuite ai quattro lati dello spazio comune, e con un ambiente adibito a cucina comune ma con focolari individuali.
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