SESTIER DE DORSODURO |
Santa Teresa di Gesù (d'Avila), vergine e dottore della chiesa |
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CONTRADA S. NICOLO' DEI MENDINGOLI |
ricorrenza il giorno 15 ottobre del calendario liturgico veneziano |
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Santa titolare della chiesa: LE TERESE |
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Teresa de Cepeda y Ahumada, riformatrice del Carmelo, Madre delle Carmelitane Scalze e dei Carmelitani Scalzi; "mater spiritualium" (titolo sotto la sua statua nella basilica vaticana), Dottore della Chiesa (1970): prima donna, insieme a Santa Caterina da Siena, ad ottenere tale titolo. Nata ad Avila (Vecchia Castiglia, Spagna) il 28 marzo 1515, la sua vita va interpretata secondo il disegno che il Signore aveva su di lei, con i grandi desideri che Egli le mise nel cuore, con le misteriose malattie di cui fu vittima da giovane (e la malferma salute che l'accompagnò per tutta la vita), con le "resistenze" alla grazia di cui lei si accusa più del dovuto. Entrò nel Carmelo dell'Incarnazione d'Avila il 2 novembre 1535, fuggendo di casa. Un po' per le condizioni oggettive del luogo, un po' per le difficoltà di ordine spirituale, faticò prima di arrivare a quella che lei chiama la sua "conversione", che avvenne a 39 anni. Nel 1560 ebbe la prima idea di un nuovo Carmelo, dove meglio potesse vivere la sua regola, realizzata due anni dopo col monastero di San Giuseppe, senza rendite e "secondo la regola primitiva": espressione che va ben compresa, perchè allora e subito dopo ella fu più nostalgica ed "eroica" che reale. Cinque anni più tardi Teresa ottenne dal Generale dell'Ordine, Giovanni Battista Rossi - in visita in Spagna - l'autorizzazione a moltiplicare i suoi monasteri ed il permesso per l'erezione di due conventi di "Carmelitani contemplativi" (poi detti Scalzi), che fossero parenti spirituali delle monache ed in tal modo potessero aiutarle. Alla morte della Santa i monasteri femminili della riforma erano 17. Ma anche quelli maschili superarono ben presto il numero iniziale; alcuni con il permesso del Generale Rossi, altri - specialmente in Andalusia - contro la sua volontà, ma con quella dei visitatori apostolici, il domenicano Vargas e il giovane Carmelitano Scalzo Girolamo Graziano (questi fu inoltre la fiamma spirituale di Teresa, al quale si legò con voto di far qualsiasi cosa le avesse chiesto, non in contrasto con la legge di Dio). Incresciosi incidenti, aggravatisi per interferenze di autorità secolari ed altri estranei, portarono infine all'erezione degli Scalzi in Provincia separata nel 1581, Teresa potè scrivere: "Ora Scalzi e Calzati siamo tutti in pace e niente ci impedisce di servire il Signore". Teresa è tra le massime figure della mistica cattolica di tutti i tempi, le sue opere - specialmente le 4 più note (Vita, Cammino di perfezione, Mansioni e Fondazioni) - insieme a notizie di ordine storico, contengono una dottrina che abbraccia tutta la vita dell'anima, dai primi passi sino all'intimità con Dio. La sua dottrina sull'unione dell'anima con Dio (dottrina da lei intimamente vissuta) è sulla linea di quella del Carmelo che l'ha preceduta e che lei stessa ha contribuito in modo notevole ad arricchire, e che ha trasmesso non solo ai confratelli, figli e figlie spirituali, ma a tutta la Chiesa, per il cui servizio non badò mai a fatiche. Teresa morì ad Alba de Tormes (Salamanca) il 4 ottobre 1582 che il giorno dopo, per la riforma gregoriana del calendario, divenne il 15 ottobre; venne beatificata nel 1614, canonizzata nel 1622; la festa venne fissata il giorno 15 ottobre.
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Santa Teresa
Santa Teresa L'etimologia del nome ha due possibili derivazioni: dal greco significa "cacciatrice", dal tedesco "donna amabile e forte". E' protettrice dei Carmelitani, dei gallonieri e degli ammalati di cuore.
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