Ca’ & caxe

Ca’ Pisani moretta

SESTIER DE

 S. POLO

Ubicazione

RAMO PISANI   2766

La facciata principale prospetta sul Canalasso

proprietà

L’edificio, costruito per conto della famiglia Bembo, passò in proprietà alla famiglia Renier che a sua volta, nel 1629, lo vendette ai Pisani “moretta”. Nel 1737, alla morte di Francesco, ultimo discendente maschio della casata, Ca’ Pisani “moretta” passò in eredità alla figlia Chiara sposata ad un Pisani “dal banco”. Alla morte di Chiara, nel 1847, l’edificio fu ereditato da una delle figlie, sposata Giusti del Giardino e quindi trasmesso agli eredi di questa. Conservata con dovizia ed amore, Ca’ Pisani “moretta” è oggi proprietà della famiglia Sammartini che l’affitta per feste, ricevimenti, congressi.

descrizione architettonica

Ca’ Pisani “moretta”, bellissimo esempio di architettura tardo-gotica, è un’imponente edificio costruito intorno alla metà del XV secolo e poi successivamente restaurata così che assunse l’attuale fattezza, conforme allo stilema detto del “gotico fiorito”.

Ignoto è l’autore del progetto e neppure si hanno notizie certe riguardo la storia dell’edificio, se non che nel 1692 Agnese Renier lo vendette a Francesco Pisani “moretta”.

La facciata principale dell’edificio, tripartita da marcapiani che in questo contesto sono veramente anticipatori di un elemento architettonico che diverrà d’uso comune solo più tardi, si sviluppa su quattro piani: pè pian (piano terra), mezzanino e due soleri (piani) nobili. La sgraziata sopraelevazione e la balaustra dell’ultimo piano sono aggiunte Ottocentesche che non erano previste nel progetto iniziale.

Il pé pian è caratterizzato dalle due grandi porte da mar gemelle, ad arco acuto.

Al primo piano nobile vi è la straordinaria esafora centrale (che rimanda alle polifore di Palazzo Ducale) con pergolo (balcone) aggettante; essa è decorata con sontuosi quadrilobi che sottolineano la curva ogivale degli archi. Ai lati due coppie di monofore ad archi ogivali con il caratteristico rosone alla cuspide, inserite nelle belle cornici a torciglione. Ciascuna finestra dispone di pergolo aggettante.

Al secondo piano nobile l’altra bellissima esafora, senza pergolo ma con una balaustra, anch’essa decorata con sontuosi quadrilobi che qui, però, esaltano in modo particolare la cuspide. Ca’ Pisani “moretta” offre in questo caso il solo esempio in città di esafora (eccetto la pentafora di Ca’ Cavalli Franchetti) dove gli archi acuti che sostengono le decorazioni sono ricavati dal raffinato gioco dell’incrocio di archi a tutto sesto. Ai lati le due coppie di monofore ad archi ogivali con il caratteristico rosone alla cuspide, inserite nelle belle cornici a torciglione. Anche in questo caso, ciascuna dispone di pergolo aggettante.

All'interno, gli ambienti sono ricchi di stucchi policromi, mentre il portego è abbellito dai notevoli affreschi opera di Jacopo Guarana.

note

Il capostipite della famiglia Pisani, Nicolò (che sedette in Mazor Consejo dal 1307 al 1328), diede inizio ad una delle stirpi più importanti di Venezia, protrattasi fin oltre la caduta della Repubblica. Dal figlio Bertucci, prese avvio il Ramo detto “dal banco”, mentre dal figlio Almorò discesero i ricchi e potenti Rami di Santo Stefano e di Santa Maria Zobenigo, poi soprannominati “moretta” storpiando il nome del fondatore Almorò. Con il tempo poi, i due Rami si fusero, dando origine ad una straordinaria concentrazione di capitale.

altre Ca’ di rami

della casata

right13.gif Ca’ Pisani a San Vidal

right13.gif Ca’ Pisani a Santa Maria Zobenigo

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right13.gif Ca’ Pisani a Santa Marina

ca' pisani moretta a san polo.jpg

CONTRADA

S. POLO

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