nizioleti

corte del Leon Bianco

SESTIER DE

 CANAREGIO

 

La locanda all'insegna del Leon Bianco esisteva nell'antico palazzo prospiciente il Canalazzo e sovrapposto al sotoportego (un tempo di pubblico passaggio) che collegava la corte del Leon Bianco alla riva del traghetto (oggi chiuso) per le Fabriche Nove de Rialto.

Questa locanda fu celebre, specialmente negli ultimi tempi della Repubblica, per aver avuto fra i suoi ospiti alcuni illustri personaggi, fra i quali si ricorda l'imperatore Giuseppe II, che qui scelse di soggiornare entrambe  le volte che visitò la città, ed i Principi ereditari di Russia o Conti del Nord.

Il palazzo che ospitava la locanda venne fondato, come pare, nel secolo XIII, ed è fregiato nella facciata principale da patere e bassorilievi provenienti da costruzioni più antiche. Pur non essendo noto a quale famiglia in origine appartenesse, pur tuttavia in tutte le antiche piante topografiche di Venezia il passaggio di barche, che qui collegava la Contrada Santi Apostoli all'opposta Contrada San Zuane de Rialto, viene sempre identificato con il nome di tragheto de Ca' Da Mosto.

L'arma della famiglia Da Mosto, che consisteva in uno scudo a quartieri con alcune borchie dentro, rassomiglianti a grossi aghi, od a teste di quelle che, in veneziano, si dicono broche (ossia piccoli chiodi), molto probabilmente stava raffigurata nei due scudi gentilizi di pietra viva che si scorgono sulla facciata ma che però ai nostri giorni, a causa dell'abrasione (e dell'incuria) non offrono più alcun segno visibile. Soccorrono in questo caso le tracce delle cronache del tempo che in diverse occasioni affermano come  "I Da Mosto portavano arma a quartieri giala et azura con le broche nere, come appare ne la sua casa a Santi Apostoli, ora Locanda del Leon Bianco".

Adiacenti alla corte del Leon Bianco, si trovano inoltre i toponimi di calle del Leon Bianco e di campiello del Leon Bianco.  

 

Riferimenti:

niz.apostoli.04 fraglia tragheto de Ca' Da Mosto >> va par le fodre
'vanti

CONTRADA

SANTI APOSTOLI

ti xe un forastier inluminà ?

va a la strica dei

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