L'odierna lunghissima
calle, chiamata
rio tera' dei biri, ha sostituito l'antichissimo
canal Biria, da cui questo tratto
di Contrada era anticamente
attraversata.
A questo proposito, la cronaca del
Trevisan racconta: "s'ingolfava
una sacca con una velma et un canale detto Biria, che forma quella
parte che oggidì Birri si chiama". E' probabile poi che
Biria fosse a sua volta il
risultato della corruzione di Bierum,
voce che secondo il Ducange, indicava
un canale il cui corso dava moto ai molini.
E' interessante notare che la
Contrada a quel tempo si soleva
dividere in "biri grando", e "biri
picolo". I due riparti, come anche viene riportato
nelle "Descrizioni" della Contrada,
erano formalmente divisi dalla odierna
calle Stella.
Il Sabellico ("De Situ Urbis"),
parlando della chiesa di San Zanipolo,
così si esprime: "Praejacet templo area cum lapideo ponte qui in
majores Birros et minores mittit".
Scrive infine il Gallicciolli: "1691
Giovedì Santo, ore 22, in Birri fu incendio. Suonavano le campane
vicine".
Va ricordato infine che ai
biri, verso le
fondamente nove, presso l'odierna
calle Ruzzini, veniva
disputato il gioco della "racheta".
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