nizioleti

calle de la rabia

SESTIER DE

 CANAREGIO

 

Pare che il nome di calle de la rabia (ossia rabbia), discenda da un'antica tradizione popolare che volle ricordare come più rabbiosamente qui che in altre strade della Contrada colpì la peste nera, in una delle occasioni in cui il contagio arrivò a Venezia.

In realtà forse qui abitò o almeno possedette alcuni stabili, la famiglia borghese Rabbia, di cui si hanno le seguenti memorie: Francesco Rabbia, di professione mercante, aiutò nel 1374 Lucia Tiepolo a fondare la chiesa ed il monastero del Corpus Domini. Paolo Rabbia, anch'esso mercadante, nonostante nel 1421 incontrasse una tempesta mentre navigava nel Golfo del Quarnaro (Istria), egli riuscì a salvare la nave e giunto a Venezia fece voto di ringraziamento alla reliquia della Santissima Croce, che si venerava nella schola granda de San Zuane Evangelista.

Infine, anche il celebre diarista Marin Sanudo finalmente riferisce che il 18 febbraio 1508 (More Veneto) "si fece festa etiam in Cannaregio per le nozze del fio di Fazio Tomasini in una Rabbia".

 

Riferimenti:

niz.fosca.01   va par le fodre
'vanti

CONTRADA

SAN LUNARDO

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va a la strica dei

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