SESTIER DE CASTELO

Santa Marina Marino, monaca

CONTRADA

S. MARINA

ricorrenza il giorno 17 luglio del calendario liturgico veneziano

Santo titolare della chiesa:  SANTA MARINA

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La storia di Marina ha delle caratteristiche talmente peculiari da essere difficilmente raffrontabile con quella di qualunque altra santa o santo.

La sua storia si confonde spesso con i tratti di altre omonime: Santa Marina (Margherita) d’Antiochia martire, Santa Marina di Orense, e la beata Marina di Spoleto. Questo perchè lo studio della vita di Marina ha appassionato in ogni tempo gli agiografi, cosicché si è creata una massa di documenti, convergenti e divergenti nel racconto e nella ricerca storica sull’effettiva esistenza. Molti dei Paesi nei quali si diffuse il suo culto, localizzarono nel proprio territorio la vita della Santa, per cui si ha che ella nacque contemporaneamente in Egitto, in Tracia, in Bitinia, in Sicilia e in Libano. Di tutte, la versione che riguarda il Libano è quella maggiormente accreditata, e che sia avvenuta nel corso del V secolo. Segue la versione che chiama in causa la Bitinia, dove avrebbevissuto fino al 740 d.C., testimone esemplare di umiltà e di servizio alla chiesa.

Il racconto della vita di Marina presenta alcune attinenze con altre sante che, più o meno, si sono trovate nella stessa situazione: Apollinaria, Atanasia, Anastasia, Eufrosina, Eugenia e Teodora.

Marina amava a tal punto il padre che quando questi, rimasto vedovo, volle ritirarsi in convento, pur di non lasciarlo, si vestì da uomo e cambiò il proprio nome in Marino, giustificando i suoi tratti femminili facendosi passare per un eunuco.

Dopo la morte del padre, Marina scelse di continuare nella finzione, conducendo una vita monastica esemplare, fino al giorno in cui le venne chiesto di accompagnare un gruppo di confratelli in un luogo lontano. Nel corso del viaggio il gruppo si trovò a trascorrere la notte in una locanda e il caso volle che la figlia del locandiere si lasciasse sedurre da un soldato che colà soggiornava. Accortasi pochi giorni dopo d’esserne rimasta incinta, incolpò immediatamente il giovane Marino (Marina) del fatto.

Il locandiere si recò a protestare presso il convento, ma chiamata a discolparsi Marina rimase in silenzio. Scambiando ciò per un'ammissione di colpa ella venne cacciata dal monastero.

Appena nato, le venne tosto portato il bambino, che ella riuscì ad allevare con mezzi di fortuna, rimanendo a vivere nei dintorni del convento, piangendo e pentendosi amaramente di una colpa non sua. Il frate priore, colpito da tanto pentimento e spinto dai confratelli, trascorsi che furono tre anni riammise Marina  al convento, dove ben presto fu additata quale esempio di osservanza monastica.

Non molto tempo dopo Marina morì e fu così che al momento di vestirla con i panni funebri, i monaci stupefatti si accorsero del suo reale sesso e compresero così di quale grande diffamazione ella fosse stata vittima e di come l’avesse accettata con la più grande rassegnazione.

Nel 1231 il corpo di Santa Marina fu traslato a Venezia da Costantinopoli, il 17 luglio ricorre il giorno della traslazione e il 18 giugno il giorno della sua morte.

Santa Marina è patrona minore della città di Venezia.

 

Santa Marina Marino
L'iconografia ufficiale ritrae la Santa in abito monacale maschile con accanto il bambino del quale fu accusata di essere il padre.

 

Santa Marina Marino

L'etimologia del nome deriva dal latino: "donna del mare".

La Santa è patrona di