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L’edificio che
stava a ridosso della caxa del paradiso, situato appena
dopo l’angolo che sul lato ovest lo stradal
dei cantieri
fa con il piazŕl de campagna, era anticamente
suddiviso al suo interno in due ambienti distinti e fra loro non comunicanti,
dei quali il locale collocato dopo l’angolo anzidetto era adibito ad officina dei fravi, mentre invece quello immediatamente seguente
era utilizzato quale deposito de
caldiere per uso de la pegola e pompe par i bastimenti. Il deposito conservava, pronte all’uso, le grandi caldiere (enormi pentoloni in rame) che erano utilizzate nella vicina rafineria de la pegola oppure anche presso il non lontano edificio detto della stua, per far bollire la pece e mantenerla allo stato liquido per le necessitŕ della produzione navale. Caduta la
Repubblica nel 1797, nel corso della seconda occupazione austriaca (1814-1848),
l'edificio ebbe a subire profondi rimaneggiamenti, venendo anche suddiviso in
due piani, con l’apertura di numerose finestre. Sul lato verso nord esso inglobň
una porzione della caxa del paradiso arrivando cosě ad
affacciarsi direttamente sullo stradal dei
cantieri,
dove venne anche realizzata un’importante facciata, in mattoni a vista ma nobilitata
da inserti in bianca pietra d’Istria. Sul lato volto ad
est, collocata entro lo spazio murario anticamente di pertinenza del deposito de caldiere per uso de la pegola e pompe par i
bastimenti,
prospiciente il piazŕl de campagna, si trova murata
una lapide il cui testo, abbastanza rovinato ma ancora leggibile, č datato
1826 e cita esplicitamente il piazŕl de
campagna. IN
QVESTA PIAZZA / DEL RIPARTO CAMPAGNA / NELL’ARSENALE DI VENEZIA / INTITOLATA
/ A FRANCESCO PRIMO / IMPERATORE E RE / LA MARINA AUSTRIACA DI GUERRA /
PREGO’ ETERNA PACE / A LUI / CHE LA FONDO’ E PROTESSE / XVII MARZO MDCCCXXV Al di sotto della
lapide, una targa in bronzo che ricorda il ritorno della lapide in Arsenale avvenuto
nel 1919 dopo che gli austriaci l’avevano portata a Pola al momento di lasciare
l’Arsenale nel 1866. QVESTA
LAPIDE ASPORTATA DAGLI AVSTRIACI / NEL 1866 E PORTATA A POLA VENNE RESTITVITA
/ A VENEZIA IL 24 MARZO 1919 GIORNO NEL QVALE / VI GIVNSERO LE NAVI EX
AVSTRIACHE COSTITVENTI / IL PEGNO DELLA NOSTRA COMPLETA VITTORIA Attualmente, mentre
una piccola porzione del fabbricato č adibita a spaccio, a cui si accede attraverso
l’ingresso sulla facciata principale, a piano terra il resto del capannone č utilizzato
dalla sezione detta “Padiglione delle navi” del Museo Storico Navale, mentre
al primo piano č adibito a magazzino. |
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