SESTIER DE

CASTELO

San Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia

CONTRADA

S. GIUSTINA

ricorrenza il giorno 4 ottobre del calendario liturgico veneziano

Santa titolare della chiesa:  SAN FRANCESCO DE LA VIGNA

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SANTA GIUSTINA

SAN MARCO (SACELLO)

Francesco d'Assisi è il personaggio più celebre di tutta l'agiografia cristiana, egli è noto, ammirato e amato in tutto il mondo, anche in ambienti assai lontani sia dalla Chiesa cattolica che dalla stessa cultura cristiana e occidentale: per esempio nel lontano Oriente. A lui si sono ispirati letterati, artisti, storici, politici e addirittura rivoluzionari, che hanno visto in lui un apostolo della contestazione non violenta e un precursore dell'opposizione contro il materialismo e il consumismo.

Francesco di Pietro Bernardone, Poverello di Assisi, amante riamato di Madonna Povertà, santo della rinunzia e cantore della "perfetta letizia", cioè della felicità nell'infelicità. Un ideale interamente cristiano, vissuto in modo originalissimo, ma mai gratuito o ribelle.

Prima di tutto, la sua aderenza costante all'insegnamento evangelico, alle parole e alla figura stessa di Gesù, un Gesù che Francesco presenta agli uomini del suo tempo come Salvatore per amore e con l'amore, non più solo come Giudice supremo o Maestro indefettibile: ma fratello tra i fratelli, sofferente tra i sofferenti, creatura amabilissima tra tutte le cose create che lo amano e lo lodano: l'acqua, le piante, le stelle il fuoco, gli animali, la terra, fino alla stessa morte. Sopra di tutto però gli uomini, perché è per loro che il Figlio di Dio si è fatto uomo; per loro è stato creato l'universo; e creato con il piano dell'universale redenzione per mezzo dell'amore già presente nella mente di Dio fin dal principio dei secoli.

Segue la costante fedeltà del Santo alla Chiesa, una fedeltà testimoniata dalla richiesta fatta per ben tre volte, a tre diversi Papi, dell'approvazione della sua Regola, la sua conferma e la sua riconferma.

Perfino prima di realizzare il primo Presepe nella storia cristiana, che fu presepe vivente (a Greccio, nel Natale del 1223), chiese e ottenne prima l'approvazione del Papa; del resto all'inizio stesso della sua vocazione, il Crocifisso dipinto di San Damiano, che ancora si conserva ad Assisi, parlando a Francesco gli aveva chiesto di restaurare la sua Chiesa: di restaurarla, non di criticarla, o combatterla, o neanche di riformarla.

Costante fu poi in lui il senso della cristiana letizia: introdotto per la prima volta, con i compagni, alla presenza di Innocenzo III, cominciò a ballare dalla gioia. A San Leo, durante una festa, predicò dicendo: "Tanto è il bene che mi aspetto che ogni pena mi è diletto". A Frate Leone dettò dove fosse "perfetta letizia": nella tribolazione e nella persecuzione accettata per amore. E finalmente, nell'orto di San Damiano, ad Assisi, ammalato, quasi cieco, piagato dalle Stigmate, dopo una tormentosa notte insonne, intonò il Cantico delle Creature, il più alto inno di ringraziamento e di lode.
In quella serena letizia morì, pochi mesi dopo, ad Assisi, il 4 ottobre del 1226. Aveva vissuto quarantaquattro anni.

San Francesco d'Assisi

L'iconografia ufficiale ritrae il Santo vestito del semplice saio da frate, mentre parla al lupo, oppure circondato dagli uccelli.

 

San Francesco d'Assisi

 L'etimologia del nome Francesco deriva dall'antico tedesco: "uomo libero".

Il Santo è patrono degli ecologisti, commercianti, Lupetti e Coccinelle AGESCI.