SESTIER DE

CASTELO

San Leone IX, Papa

CONTRADA

S. LIO

ricorrenza il giorno 19 aprile del calendario liturgico veneziano

Santo titolare della chiesa:  SAN LIO

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FAVA

Il suo nome da laico era Brunone dei Conti di Egisheim-Dagsburg e nacque nel 1002 a Egisheim, in Alsazia, terra nei secoli altalenante fra la Francia e la Germania, oggi parte integrante del territorio tedesco. La nobile famiglia di Brunone discendeva da grandi vassalli che da molte generazioni avevano avuto funzioni di governo; fu perciò affidato all'età di cinque anni circa, al vescovo di Toul, Bertoldo, frequentando la scuola nel monastero di Saint Evre, dove studiò con impegno divenendo a diciotto anni canonico di Saint-Étienne e a 22 anni diacono.

Arrivò frattanto una delle tante guerre che vedevano impegnato l’Impero in quel tempo, questa volta il teatro di operazione era l'Italia ed anche al vecchio vescovo di Toul, vassallo dell’imperatore, venne richiesto di fornire un contingente di armati, ma data la sua tarda età, il comando fu affidato a Brunone. Nel corso del 1025 il giovane diacono si trovò a servire il suo vescovo e il suo imperatore alla testa dei cavalieri germanici, che operarono nelle pianure lombarde.

Nell’aprile del 1026 moriva il vescovo di Toul e il clero della sua diocesi procedette all’elezione del successore, scegliendo il giovane diacono; Corrado II approvò la scelta e la consacrazione avvenne il 9 settembre 1027.

Seppure l'episcopato di Brunone ebbe la durata di circa 25 anni, della sua opera vescovile non sono pervenuti molti resoconti, al contrario si sa che diede forte impulso alla vita monastica, riformando, approvando e incoraggiando la fondazione di monasteri in varie località della diocesi. Fu consigliere ascoltato dagli imperatori Corrado II ed Enrico III, dimostrò fermezza in molte situazioni, affermando al di là della fedeltà all’imperatore, la propria indipendenza come vescovo e sacerdote.

Nel 1048 moriva a Roma papa Damaso II e l’imperatore Enrico III convocò la dieta a Worms, cui parteciparono anche i delegati romani, che scelse Brunone quale successore. Dopo alcuni tentativi di evitare l'incarico, infine il vescovo di Toul accettò, ma con la condizione che anche il clero e il popolo di Roma approvassero la scelta.

Dopo aver trascorso il Natale a Toul, egli prese dunque la via di Roma in abito da pellegrino e così, a piedi scalzi, fece il suo ingresso nella Città Eterna, dove  fu intronizzato il 12 febbraio 1049 prendendo il nome di papa Leone IX, aveva 47 anni.

Avvalendosi di eccellenti collaboratori, come il monaco Idelbrando (divenuto poi papa Gregorio VII), egli iniziò energicamente ad amministrare i compiti che la carica gli conferiva, convocando dopo soli due mesi un Sinodo, senza prima aver consultato l’imperatore, per combattere la simonia e il concubinato del clero, arrivando a sostituire molti vescovi. Nel 1050 convoca il Sinodo di Vercelli, dove condannò Berengario di Tours per le sue teorie sull'Eucarestia.

Allo scopo di ricomporre l'unità dei cristiani, papa Leone IX bandì ben undici Concili, assieme a numerosi sinodi e assemblee nei viaggi che intraprese attraverso l’Europa, le cui decisioni, prese alla diretta presenza degli interessati, egli reputava avessero giustamente maggiore efficacia rispetto a ciò che normalmente veniva deciso nella lontana Roma.

Sotto il suo pontificato ebbe anche luogo la definitiva separazione della Chiesa Greca da quella Latina e pertanto scomunicò senza indugio Michele Cerulario che allo scisma aveva dato vita.

Nel maggio 1053 Leone IX ritornò condottiero, questa volta affrontando i Normanni, che pur essendo cristiani intendevano ampliare il loro dominio tra Napoli e Capua. In quanto sovrano di Benevento, città concessagli dall’imperatore, egli si trovò ad affrontare gli avversari con truppe scarse e male armate: fu una disfatta e alla sera egli fu fatto prigioniero e condotto a Benevento, dove venne trattenuto per oltre otto mesi. Alla fine i Normanni lo lasciarono libero, ma ormai era un uomo molto malato e quasi moribondo quello che affrontò il viaggio verso Roma, dove giunse, senza più riprendersi e lì morendo, il 19 aprile 1054.

 

 

San Leone IX Papa
L'iconografia ufficiale ritrae il Santo nei vestiti del Pontefice con in mano il pastone pastorale.

 

San Leone IX Papa

L'etimologia del nome Leone è fin troppo evidente.