SESTIER

DE CASTELO

Purificazione della Beata Vergine Maria

CONTRADA

S. MARIA FORMOSA

ricorrenza il giorno 2 febbraio del calendario liturgico veneziano

Santa titolare della chiesa:  SANTA MARIA FORMOSA

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La festività, di cui abbiamo la prima testimonianza nel secolo IV a Gerusalemme, era denominata festa della Purificazione della Vergine Maria, in ricordo del momento in cui, come è narrato al capitolo 2 del Vangelo di Luca, Maria, in ottemperanza alla legge, si recò al Tempio di Gerusalemme, quaranta giorni dopo la nascita di Gesù, per offrire il suo primogenito e compiere il rito legale della sua purificazione.

Questa pratica comune tra i popoli ebraici, costituiva un atto di obbedienza a un rito legale, al compimento del quale in verità né Gesù né Maria erano tenuti, e costituisce perciò una lezione di grande umiltà, a coronamento dell'annuale meditazione sul grande mistero natalizio, in cui il Figlio di Dio e la sua divina Madre ci si presentano nella commovente ma mortificante cornice del presepio, vale a dire nell'estrema povertà dei baraccati, nella precaria esistenza degli sfollati e dei perseguitati, quindi degli esuli.

Tuttavia se inizialmente in questa giornata si celebrava la purificazione di Maria, con la riforma del calendario oggi si festeggia la presentazione di Gesù al Tempio (ciò perchè Maria non necessitava di alcuna purificazione, avendo concepito il Figlio di Dio), rito in cui il bambino veniva offerto a Dio dai propri genitori, con la consegna ai sacerdoti del Tempio. Il bimbo veniva subito dopo riscattato con una offerta (due tortore se la famiglia era particolarmente povera). 

La riforma liturgica del 1960 ha restituito alla celebrazione il titolo di "presentazione del Signore", che aveva in origine.

L'offerta di Gesù al Padre, compiuta nel Tempio, prelude alla sua offerta sacrificale sulla croce.

L'incontro del Signore con Simeone e Anna nel Tempio accentua l'aspetto sacrificale della celebrazione e la comunione personale di Maria col sacrificio di Cristo, poiché quaranta giorni dopo la sua divina maternità la profezia di Simeone le fa intravedere le prospettive della sua sofferenza: "Una spada ti trafiggerà l'anima": Maria, grazie alla sua intima unione con la persona di Cristo, viene associata al sacrificio del Figlio.

Non stupisce quindi che alla festa odierna si sia dato un tempo tale risalto da indurre l'imperatore Giustiniano a decretare il 2 febbraio giorno festivo in tutto l'impero d'Oriente.

Roma adottò questa festività verso la metà del VII secolo. Fu papa Sergio I (687-701) ad istituire la più antica fra le processioni penitenziali romane, che partiva dalla chiesa di S. Adriano al Foro e si concludeva a S. Maria Maggiore.

Il rito della benedizione delle candele, di cui si ha testimonianza già nel X secolo, si ispira alle parole di Simone: "I miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti".

Da questo rito, assai significativo, è derivato poi il nome popolare della festa, chiamata la "Madonna candelora".

 

Presentazione di

Gesù al Tempio


Presentazione di

Gesù al Tempio