la mariegola

schola de San Isepo

dei casseleri

SESTIER DE

 CASTELO

La schola, inizialmente posta sotto la protezione della Purificazione della Beata Vergine Maria, era generalmente considerata la più antica confraternita laica che fosse stata fondata a Venezia in onore della Madre di Cristo.

La schola si vantava infatti di essere stata istituita nel lontano 933, ed in effetti nel corso del X secolo i compagni iscritti si contavano più di quattrocento.

I casseleri godevano del privilegio della visita annuale del Dose, fatta in occasione del giorno della Festa delle Marie, a ricordo dell'aiuto prestato da questa schola contro i pirati slavi che nel 944 tentarono di rapire alcune fanciulle veneziane il giorno della Purificazione, durante la celebrazione della Festa delle Spose e delle Marie che si teneva nell'isola di San Piero de Castelo. Così ogni anno il Dose, il giorno della Purificazione, riceveva in dono un cappello di paglia, mentre dodici giovani donzelle, scelte tra le più povere, ricevevano in dono la dote. Anche dopo l'abolizione formale della festa, nel 1379, il Doge continuò la sua visita annuale.

Nel 1510 la schola prende accordi con il Capitolo della chiesa di Santa Maria Formosa e previa le consuete offerte economiche, si vide assegnato l'altare di San Giuseppe, sul quale potè posare anche la propria pala. 

La sede della schola, situata nell'edificio stretto fra la chiesa di Santa Maria Formosa ed il suo campanile, fu rifabbricata nel 1550 e nuovamente restaurata nel 1601; colpita e distrutta da un fulmine negli ultimi anni della Repubblica, nel 1806, dopo l'avvenuta soppressione della schola, i locali vennero incorporati nel nuovo oratorio, che venne dedicato a Santa Maria della Salute e terminato di costruire nel 1833. Al civico 5264, sull'architrave del portale, si legge la seguente iscrizione: LOC CONF PURIF BMV REST MDCI; discosto dal civico 5264/B, lungo la fondamenta Santa Maria Formosa, dove vi era l'altro ingresso alla schola, si trova un altorilievo raffigurante la Vergine in trono col Bambino, scultura del XV secolo. All'interno si conservano una pietra tombale con la scritta: SODALIUM / VIRG / PURIF / CINERES e un bassorilievo della Madonna della Misericordia con un'iscrizione dedicatoria.

Nel 1632 nella redazione dell'inventario viene detto che nelle due facciate esterne della mariegola, con suoi "passetti d'argento", sono riprodotti la Madonna e San Giuseppe. Sull'altare, oltre alla pala di San Giuseppe, si trovano collocati anche i quadri dell'Annunciazione e della visita dei Magi.

Nel 1701, il Capitolo Generale delibera che la mariegola, scritta oramai 300 anni prima ed in alcune sue parti molto rovinata, venga rinnovata nella rilegatura e completamente riscritta. Nel 1706 la mariegola nuova, rilegata in velluto e con abbellimenti esterni in argento, è finita e riposta, come d'uso, in una cassetta di legno chiusa a chiave.

Caduta la Repubblica, d'ordine degli occupanti francesi, nel 1798 tutti gli argenti della schola saranno consegnati alla pubblica Zecca dove saranno fusi. Successivamente con gli editti napoleonici del 1807 la schola sarà definitivamente soppressa.

 


 

 

 

CONTRADA

S. MARIA FORMOSA

FONDAMENTA

S. MARIA FORMOSA

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