I segadori, in
coppia di due e seguendo le indicazioni dei marangoni da nave, avevano il monopolio di segare
i tronchi per fornire le tavole di legno. Essi si ponevano l'uno sopra e
l'altro sotto il tronco che dovevano tagliare, spingendo e tirando una
lunga sega dall'alto verso il basso. Inizialmente i segadori
lavoravano a cottimo, successivamente però, anche a causa delle continue
frodi, venne estesa anche a quest'Arte il sistema dei rodoli
(liste ad alternanza settimanale). Coloro che risultavano esclusi per
quella settimana, avevano però il permesso dai Patroni a l'Arsenal
di lavorare presso gli squeri privati.
Nella statistica del 1773 si contavano
a Venezia circa 205 addetti.
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