schola picola

stazionieri che vende vero (o verieri)

SESTIER DE

S. MARCO

Il nome di stazionieri deriva direttamente dal termine stazio, ossia qualunque casotto in legno (posto sulla riva, in calle o in campo) il cui spazio veniva assegnato dagli organi competenti per l'esercizio del mestiere. Gli stazionieri che vende vero (o verieri) commerciavano dunque in bicchieri e bottiglie di vetro, avendo perciò esclusa la vendita ambulante. Nonostante il basso numero dei confratelli iscritti, nondimeno l'Arte aveva una discreta capacità economica, favorita da un fiorente commercio svolto nei confronti delle altre Arti, che compravano i "vuoti a perdere".

La statistica del 1773 contava 18 addetti, ripartiti in 14 casotti, ossia stazi

CONTRADA

S. ANZOLO

 

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ti vol 'ndar a veder

la Mariegola ? >>

ti xe un forastier inluminà ?

va a st'altre

Arti de vero e cristalo


spòstite a la strica de le

Arti e Mistieri

par saverghene de più ...

 

COMUNE DI VENEZIA "Arti e mestieri nella Repubblica di Venezia",

pag.102, Verona 1980

 

Istituzione

6 luglio 1436

Colonnelli

stazionieri; muschieri (profumi e guanti; annessi nel 1511, ma erano anche un colonnello dei marzeri); frutarioli (ammessi nel 1578, ma solo quelli aventi licenza di vendita di vetro)

Sede

in chiesa Sant'Anzolo

Mariegola

originale conservato presso l'Archivio di Stato, Venezia.

Insegna

smarrita

Condizione

Scuola "chiusa"

Arte

di consumo e commercio

Patrono

San Sebastiano

Chiesa

Sant'Anzolo (in precedenza: San Polo)

Altare

di San Sebastiano

Magistrature

di controllo

Giustizieri Vechi (disciplina ed economia)

Provedadori de Comun (disciplina ed economia)