mariegola

schola del tragheto de San Beneto

SESTIER DE

 S. MARCO

Nel 1488 la schola stringe accordi con il parroco di San Beneto impegnandosi a versare un certo quantitativo di candele quale indennizzo per l'occupazione attuata, con la loro riva, dei gradini del "portegheto" del parroco.

Nel 1494 i Provedadori de Comun approvano i capitoli della mariegola, uno dei quali stabilisce che in ciascuna barca non possono essere trasportate più di sei persone per parada (attraversamento).

Nel 1507 il numero delle libertà (licenze) viene ridotto a 31, allo scopo di rendere complessivamente più remunerativo per i compagni il lavoro nel tragheto. Nel 1515, per le stesse ragioni, il numero delle barche viene ulteriormente ridotto a 25.

Nel 1620 il Capitolo generale approva di porre "dalla banda de San Polo, nel muro de la caxa Tron" un capitello sul quale sarà sempre tenuto acceso il cesendelo ad olio. Nel 1650 viene stabilito che ogni barcarolo dovrà, a rotazione, interessarsi per "inluminare la Madre nostra".

Nel 1701, su richiesta della Banca, i Provedadori de Comun proibiscono a due barcaroli di ormeggiare le loro barche nel rio dei barcaroli e nel rio de San Moisè.

Nel 1764, utilizzando i proventi delle questue e delle penali applicate ai compagni inadempienti, la schola incarica il Longhi di dipingere la tela "Vergine Addolorata", che viene posizionata nel capitello dello "stazio" del tragheto di Sant'Aponal. L'anno seguente l'inventario dei beni del tragheto segnala l'esistenza di una "crose" e di alcune "lampade d'argento".

Nel 1784 i Provedadori de Comun approvano la decisione del Capitolo di autotassarsi per rinnovare i pontili del tragheto, che in questo periodo mantiene venti barche in servizio notturno.

 


 

d

 

CONTRADA

S. BENETO

CALLE DEL

 TRAGHETO

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