Ospeai & Ospissi |
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Grazie alla generositą di tale Bonafemina Aletti, vedova di Lorenzo de Graziano, con il denaro legato per questo scopo nel suo testamento del 1375, fu possibile la fondazione di questo ospissio. Per esplicito volere della testatrice, l'Istituto, che si avrebbe dovuto comporre di undici caxette, volle fosse destinato ad ospitare altrettante vedove in stato di povertą, ma comunque di buona condizione e fama. Per giudizio lasciato ai Commissari, il resto delle rendite sarebbe stato distribuito ai poveri fossero essi infermi, vecchi, vedove, orfani o novizie. L'ospissio era posto sotto la diretta vigilanza dei Procuratori de San Marco de supra. Caduta la Repubblica nel 1797, l'ospissio sopravvisse indenne agli editti napoleonici di soppressione del 1806, essendo ancora citato come esistente in un documento del 1885. Nel 1890 l'immobile fu venduto alla Congregazione di Caritą e quindi nel 1956 l'ospissio lasciņ la sua sede d'origine per essere trasferito presso le Penitenti, (in Contrada San Geremia, Sestier de Canaregio), dove potč continuare ancora per qualche tempo la propria attivitą, avendo colą a disposizione sei camere. Con la successiva chiusura delle Penitenti, anche l'ospissio concluse definitivamente la sua pluricentenaria attivitą.
L'antico immobile, ancora oggi visibile da corte grimani (con la facciata principale che si specchia su rio dei fuseri), pare abbastanza difficile date le sue contenute dimensioni volumetriche e a meno di coabitazioni, che colą potessero essere ospitate fino a undici donne, ma non bisogna dimenticare che nei tempi passati non era infrequente dividere lo stesso letto in due persone per volta (e quello matrimoniale anche in tre o quattro). L'edificio attuale ricalca fedelmente le pił antiche tipologie di edilizia assistenziale in cittą, essendo dotato di due stanze per ciascuno dei tre piani (escluso il piano terra, adibito a magazzino), collegati fra loro da una scala posta al centro dell'edificio.
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