SESTIER DE S. MARCO |
Trasfigurazione del Signore |
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CONTRADA S. SALVADOR |
ricorrenza il giorno 6 agosto del calendario liturgico veneziano |
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Santo titolare della chiesa: SAN SALVADOR |
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La liturgia romana dava lettura del brano evangelico che riferisce dell'episodio della trasfigurazione, il sabato delle Quattro Tempora di Quaresima, mettendo così in relazione questo mistero con quello della passione. Lo stesso evangelista Matteo inizia il suo racconto con le parole: "Sei giorni dopo (cioè dopo la solenne confessione di Pietro e il primo annuncio della passione), Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. E si trasfigurò davanti a loro: il suo volto risplendette come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce". E' evidente in questo episodio la netta contrapposizione all'agonia nell'orto del Getsemani ed è evidente l'intenzione di Gesù di offrire ai tre apostoli un efficace antidoto che fortificasse in loro la certezza della sua divinità durante la terribile prova della passione. L'alto monte, non meglio identificato nel Vangelo, è quasi concordemente ritenuto il Tabor, che si erge nel cuore della Galilea e domina la pianura circostante. La data è da collocarsi tra la Pentecoste ebraica e la festa delle Capanne, nel secondo anno di vita pubblica, il 29, nel periodo dedicato da Gesù in modo particolare alla formazione degli apostoli. Quella montagna isolata era infatti molto propizia alle grandi meditazioni, nel silenzio solenne delle cose e nell'aria rarefatta che mitigava la calura estiva. In questa suggestiva cornice Gesù si offrì alla vista dei tre prescelti in tutto lo splendore del suo corpo glorioso, quale sarebbe dovuto apparire in ogni istante per la naturale conseguenza della visione beatifica di cui godeva perennemente la sua anima, se per un miracolo d'amore e di umiltà non avesse costretto la propria umanità dentro l'involucro mortale, per offrire il suo corpo passibile di dolore in sacrificio al Padre per la redenzione dell'umanità. Con questa soprannaturale visione Gesù dava una conferma alla confessione di Pietro: "Tu sei il Cristo, Figlio del Dio vivente"; quell'attimo di gloria sovrumana era la caparra della gloria della risurrezione: "Il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo". Lo stesso tema del colloquio con Mosè ed Elia era la conferma dell'annuncio della passione e della morte del Messia. La trasfigurazione, che fa parte del mistero della salvezza, è ben degna di una celebrazione liturgica che la Chiesa, sia in Occidente come in Oriente, ha comunque celebrato in vario modo e in date differenti, finché papa Callisto III estese la festa alla Chiesa universale, per ricordare la vittoria riportata nel 1456 a Belgrado contro i Turchi e di cui giunse a Roma la felice notizia il 6 agosto.
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Trasfigurazione
del Signore
Trasfigurazione del Signore
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