la mariegola

schola de San Lorenzo martire

dei portadori de carbon (o carboneri)

SESTIER DE

S. MARCO

Essendo Dose Andrea Vendramin, nel 1476 i compagni intrapresero la redazione della mariegola, in cui vennero riportate le norme consuete, riguardanti quindi le cariche, gli obblighi nei riguardi dei compagni defunti, il versamento della benintrada (tassa d'iscrizione), la partecipazione mensile agli uffici religiosi. Il numero massimo dei portadori de carbon venne per l'intanto fissato in non più di quindici.

Per antichissima consuetudine, la licenza di portador de carbon veniva affittata direttamente dalla Signoria, e per qualche tempo l'Arte fu anche soggetta all'angaria (obbligo) che prevedeva di dover trasportare gratuitamente ciò che serviva per le necessità della Caxa de l'Arsenal. Nel 1492 però i Provedadori a le entrate dichiarano i portadori de carbon esenti da tale obbligo, decreto che ebbe tuttavia bisogno di essere riconfermato nel 1499, questa volta per iniziativa dei Patroni a l'Arsenal e dai Provedadori sora l'Armar.

Nel 1507 il Capitolo decise che venisse comminata una pena pecuniaria a chiunque usasse "qualche sopercheria" nel "magazen dove c'è l'imagine de la Madona".

Nel 1519 la mariegola viene corretta e quindi confermata dai Deputadi sora le Arti, essendo Dose Leonardo Loredan. Con il capitolo 41 della mariegola viene abrogata un'usanza introdotta dagli iscritti all'Arte quando erano quasi tutti "allemanni", che permetteva la trasmissione dell'attività ai figli; anche il numero dei portadori de carbon venne considerato insufficiente ed elevato da quindici a venti unità. Nel 1520 i Savi sora le mariegole approvano il capitolo 41.

Nel 1524, viene stilata la lista dei portadori de carbon dove viene specificato che tre compagni provengono dalla città di Bergamo, tre dalla Val di Sabbia e tre infine da Livinallongo.

 


 

CONTRADA

S. SALVADOR

CAMPO

S. SALVADOR

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