Ospeai & Ospissi |
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La storia. Meneghina, vedova di tale Zane Bocco, della Contrada San Salvador, Sestier de San Marco fece testamento nel 1403 lasciando in eredità dodici caxette affinchè le rendite venissero impiegate per edificare un ospissio dove ospitare povere donne. Per esplicita disposizione, la struttura avrebbe dovuto essere realizzata entro i confini di questa Contrada. Seguendo dunque i desideri della Bocco, venne fondato un albergo San Salvador. In seguito esso mutò nome e assunse quello di albergo Santa Margarita quando, per motivi rimasti ancora imprecisati, la struttura dovette lasciare la sede di origine, arrivando infine in Contrada Santa Margarita, presso un edificio confinante con l'Ospissio Scrovegno. In seguito Meneghina Bocco legava all'ospissio anche la casa di sua proprietà in campo San Salvador (Contrada San Salvador, Sestier de San Marco) in modo che, data in affitto, da essa si ricavasse una rendita sufficiente sia al mantenimento delle ricoverate che per finanziare gli interventi di restauro dell'immobile. La Bocco beneficò inoltre con un ulteriore lascito anche la Fraterna de le Preson e la schola dei Orbi, nominando esecutori testamentari i Provedadori de San Marco de çitra, le figlie e i generi. Non di rado la storia di questo ospissio si confonde con l'attiguo della Scrovegno, confusione che probabilmente ebbe inizio con i lavori di restauro di quest'ultimo, iniziati nel 1762. Infatti, anche quando viene segnalata nel 1798 la presenza di dodici ospiti, tale numero appare eccessivo per questo piccolo ospissio, mentre invece era sicuramente tollerabile se rapportato alla capacità ricettiva offerta da quello della Scrovegno. Alla caduta della Repubblica nel 1797, per effetto dei decreti napoleonici di soppressione del 1807 l'ospissio venne chiuso e la proprietà dell'edificio passò alla Congregazione di Carità. Le sue ospiti vennero trasferite presso l'Opera Pia Zuane Contarini, vicino alla chiesa di Sant'Agiopo (Contrada San Geremia, Sestier de Canaregio), anche se, nuovamente, il riferimento nei documenti pare rivolgersi più propriamente a vicende inerenti l'Ospissio Scrovegno.
L'edificio. La prima sede dell'ospissio è certamente da riconoscersi in quell' ospitale de San Salvador che ancora viene ricordato in alcuni documenti del 1724. Della sede successiva, in campo Santa Margarita, lungo rio terà de la scoassera vi è da dire che l'edificio attuale è oggi frazionato in proprietà diverse e collegate parzialmente all'immobile sito sulla sinistra di chi guarda. Un documento del 1923 descrive l'ospissio come "casa di piani 3, vani 4", ciononostante è ancor oggi relativamente conservato: è presumibile abbia subito un ulteriore restauro, attuato forse in coincidenza con la sua definitiva chiusura e passaggio ai privati.
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