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Nel 1483 i Dodese Savi indicano i confini del tragheto che vanno: "dal canton de la salizada della casa del Marchese, al canton de la chiesa" (l'indicazione viene data dalla mariegola del tragheto del Gheto Novo). Nel 1513 perchè i barcaroli possano mantenere le proprie famiglie, viene considerato eccessivo il numero di 31 barche che sono impiegate in questo tragheto e probabilmente il loro numero viene abbassato, anche se ciò non viene poi riportato in mariegola. Nel 1515 la schola tiene i propri Capitoli in chiesa di San Marcuola. Nel 1644 i Provedadori de Comun approvano alcune decisioni assunte dal Capitolo riguardo agli stazi del traghetto: le prime due barche del mattino dovranno pulire i pontili; i frati riformati e gli altri religiosi saranno traghettati gratuitamente "per amor dei Dio e di sua Madre, vergine Maria"; la prima barca inizi il turno spostandosi allo stazio "dalla banda dei Turchi". Nel 1676 viene affisso ai "due ponti, al ponte de San Lunardo e al Cristo de San Marcuola" il proclama dei Provedadori de Comun che prevede pesanti pene pecuniarie a chi farà noli "dal ponte de San Lunardo fino al canalazzo" per il rio de San Marcuola compreso (così in mariegola del tragheto del Gheto Novo). Nel 1690 i confini del tragheto vanno dal Canalazzo fino al ponte di San Lunardo "dalla banda de San Marcuola" e fino ai "due ponti del rio de le Callesele" (così in mariegola del tragheto del Gheto Novo). |
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